La squadra speciale “Minestrina in brodo” a Salerno, per indagare ancora.
Le interviste di Barliario: Roberto Centazzo
E’ di Savona, simpatico, rapito dal mondo del noir, indaga con padronanza e sicurezza anche nei suoi libri, forse perché nella vita è un Ispettore di Polizia. Parliamo di Roberto Centazzo, uno degli ospiti de “Le Notti di Barliario”, il SalerNoir Festival organizzato da Piera Carlomagno e l’associazione “Porto delle Nebbie” . Qui, Centazzo ha presentato la sua ultima avventura letteraria: “Squadra Speciale Minestrina in brodo- Operazione Portofino ”(TEA ed.), giunta alla sua terza edizione.
Affascinato dalla scrittura, Roberto da ragazzo legge un brano di Rilke, tratto da i quaderni di Malte Laurids Brigge ed è folgorazione pura, “perché i versi … sono esperienze, per un solo verso si devono vedere molte città, uomini e cose. E anche avere ricordi non basta … solo quando divengono in noi sangue, sguardo e gesto senza nome e non più scindibili da noi, solo allora può darsi che in una rarissima ora sorge nel loro centro e ne esce la prima parola di un verso”. Dopo una lunga gavetta nei “ bassifondi maleodoranti e truffaldini della microeditoria”, Centazzo trova la sua strada divenendo un apprezzato autore di short stories, pubblica racconti sul quotidiano “Il Secolo XIX”, nel 2015 è insignito del Premio Internazionale Firenze Capitale d’Europa, premio speciale per la qualità dell’opera letteraria. Ha ideato e conduce, poi, insieme a Marco Pivari, Mister Rock, il programma “NOIR IS ROCK” in onda da quattro anni in otto emittenti radiofoniche.
-Nel libro presentato a Salerno i protagonisti, Semolino, Kukident e Maalox, hanno raggiunto limiti di età ma hanno davvero ancora molte cartucce da sparare, per continuare ad appassionarci ! Chi sono Semolino, Kukident e Maalox?
“Sono tre poliziotti in pensione, protagonisti di 250 pagine che mi sono divertito a scrivere in quindici giorni. Non troverete ricette di cucina! Sono contento, il libro è alla sua quarta ristampa con ventimila copie vendute, in classifica da una anno”.
– Qual è il segreto di tanto successo?
“Secondo me il lettore si accorge che mi diverto a scrivere! Racconto cose vere celate: ho 32 anni di ispettore di polizia sulle spalle con ore e ore di intercettazioni.”
-Se non avessi fatto l’ispettore di Polizia?
“Ho studiato giurisprudenza ma da grande volevo fare lo scrittore, ora ci sto riuscendo!…”
-Un consiglio ai giovani, che aspirano a diventare scrittori?
“Leggete, leggete, leggete…”
-La prima persona a cui proponi i tuoi scritti?
“Mia moglie Eliana è la prima lettrice e mi da consigli. Dopo mia cognata. E’ bello cercare di ragionare e scrivere come noi presumiamo ragioni una donna, voi donne utilizzate molto il cervello rispetto a noi uomini e riuscite a fare tre cose contemporaneamente, noi assolutamente no !”
-Cosa pensi de “le Notti di Barliario” ?
“E’ una rassegna molto bella. E’ stupendo rivedere amici scrittori in giro per l’Italia con i tuoi stessi interessi che ti parlano delle loro novità, con cui puoi confrontarti. Questo festival del noir salernitano è organizzato bene, ti fa sentire a casa.”
-Salerno ti ispira per un nuovo noir?
“Quando ho visto questi splendidi palazzi, questi vicoli antichi ho pensato a come cambi la prospettiva del racconto. Se riesco, perché no, sarebbe bello realizzare un’antologia dedicata a Salerno. M’impegnerò”.
Claudia Izzo
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