Accoltellamento a Salerno, intervista all’avv Cammarota
Stamane sul Lungomare Trieste di Salerno tre persone hanno iniziato a litigare animatamente fin quando uno dei tre è stato accoltellato. La vittima è stata ferita con un arma da taglio ma non è in pericolo di vita. Il responsabile è un cittadino extracomunitario, individuato, fermato dagli agenti di Polizia e condotto in Questura per approfondimenti investigativi.
Ne parliamo con l’avv Antonio Cammarota, Presidente della Commissione Trasparenza del Comune di Salerno.
La cittadinanza denuncia l’aumento di episodi di violenza in città, stamane un nuovo caso a Lungomare Trieste. E’ arrivato il momento di creare strategie migliori contro la delinquenza dilagante?
La grave vicenda di questa mattina è soltanto la punta di iceberg e Cartina di Tornasole della mala gestio della sicurezza nella città di Salerno. Si tratta proprio di una mala gestio perchè, se una persona cammina con un coltello sul Lungomare di Salerno, il più bel Lungomare d’Italia, il punto di riferimento, il biglietto da visita della città, se vi sono spacciatori, siano essi extra comunitari o cittadini italiani, non è importante, vuol dire che bisogna tutelare questo Lungomare.
Pochi controlli, scarsa illuminazione?
Se vi è una scarsità di illuminazione perchè la legge dice che abbiamo applicato un piano di risparmio energetico, che senso ha rischiare la sicurezza pubblica oltre l’incolumità delle persone che espongono le casse del Comune anche al risarcimento del danno? Tutto questo è una mala gestio complessiva.
Cosa va fatto?
Prima di tutto va fatto una “interforze” seria, non con l’auto dei Vigili Urbani o dell’Esercito messa lì, in un punto che non serve a niente, ma identificando le persone che non appaiono come turisti o come familiari a fare due passi sul Lungomare; bisogna chiedere i documenti, fare i controlli e procedere a tappeto perché chi poi delinque, quasi mai sta in regola con i documenti.
Bisogna mettere delle telecamere a circuito chiuso, potenziare l’illuminazione con fari ulteriori in determinati punti del Lungomare della città, perché sotto la luce non si delinque, e determinare così una situazione complessiva di controllo. Tutti devono farsi carico, non del tavolo interforze dove si discute, ma di un’azione di Polizia seria che metta a posto il Lungomare cittadino.
Ero Presidente della Commissione Trasparenza anche l’8 agosto 2017 quando convocai le Forze di Polizia urbana e sottoposi un progetto che chiamammo, all’unanimità dei componenti della commissione, “Occhio magico”, un software che mettesse in rete tutte le telecamere della città di Salerno e che potesse consentire, solo ed esclusivamente alla Questura, un monitoraggio continuo, a scacchiera, della città, che funzionasse da deterrente perché chi delinque non lo fa sapendo di essere ripreso da una telecamera e che avesse anche una funzione repressiva, perché è chiaro che quando vedi lo scippo, l’accoltellamento lo vai a catturare subito, cosa che tra l’altro è successa stamattina.
Dunque, in conclusione, cosa propone?
Creare una situazione effettiva di interforze . Questa è una strana città dove si dice “ci sono gli spacciatori perciò c’è la droga”, dove si dice “si corre troppo perciò ci sono gli incidenti” dove addirittura si arriva a dire “denunciate i parcheggiatori abusivi”, imponendo a persone perbene di dover testimoniare in un processo penale contro delinquenti anziché intervenire direttamente ed arrestare chi fa l’estorsione.
Porteremo la vicenda in Commissione Trasparenza come abbiamo fatto sette anni fa.