A 10 anni dalla strage di Charlie Hebdo, Riss: “Se abbiamo voglia di ridere, significa che abbiamo voglia di vivere”.

di Claudia Izzo-

Sono le ore 11,30. A quest’ora di 10 anni fa Parigi piangeva i suoi morti, il mondo era in ginocchio, la libertà di stampa minacciata.

Oggi, dopo 10 anni dalla strage è  culminata con un minuto di silenzio la manifestazione organizzata dalle autorità francesi per commemorare le vittime dell’attentato terroristico del 7 Gennaio 2015 alla redazione del giornale satirico Charlie Hebdo in rue Nicolas-Appert, nel cuore di Parigi che scosse il mondo intero.

John Robert McPherson
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A dar vita alla strage furono due terroristi affiliati di Al Qaeda, il giornale satirico  era reo di aver pubblicato vignette che offendevano l’Islam.
sébastien amiet;l
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12 furono i morti e 11 i feriti. Tra le vittime ricordiamo il direttore di Charlie Hebdo Stéphane Charbonnier, noto come Charb, i vignettisti Cabu, Wolinski, Tignous e Honoré; l’economista Bernard Maris, la psichiatra Elsa Cayat, unica donna uccisa nell’attacco, un addetto alla manutenzione, un ospite della redazione e due poliziotti, uno dei quali, Ahmed Merabet, è stato ucciso mentre cercava di difendere l’edificio. La settimana fu da incubo con: l’8 gennaio 2015, Amedy Coulibaly a Montrouge, legato ai responsabili della strage di Chiarlie Hebdo, uccise una poliziotta e ferì un agente; il  giorno dopo si barricò nel supermercato kosher Hypercacher a Parigi. Morirono quattro ostaggi.   Coulibaly e i fratelli Kouachi furono uccisi da forze speciali.

In questi 10 lunghi anni gli attentati che hanno scosso la Francia hanno portato a 294 persone vittime e centinaia di feriti, alcuni gravissimi.
A CCTV still of the 2015 Charlie Hebdo terrorist shooting in Paris, that resulted in the deaths of 12
Unknown author.Public domain.
Fu questo l’incipit di un anno insanguinato con la strage del Bataclan, sempre a Parigi, il 13 novembre dello stesso anno,  continuando nel 2016, con quella di Nizza.
Macron oggi ha sottolineato l’importanza di continuare a lottare vista la minaccia terroristica sempre dietro l’angolo ma  è lontana la manifestazione con due milioni di persone  per i boulevard di Parigi, ogni passo una carica per la libertà di stampa, di pensiero, quindi per la libertà di poter disegnare attraverso la satira, al grido “Je suis Charlie Hebdo!” perchè le vignette satiriche testimoniano, sancite dalla Costituzione, la libertà di un Paese.
Francesco Pierantoni
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Se Ezra Pound sosteneva “Se un uomo non è disposto ad affrontare qualche rischio per le sue opinioni, o le sue opinioni non valgono niente o non vale niente lui”, Riss, il direttore attuale del settimanale satirico più famoso al mondo, proprio oggi, nell’anniversario della strage scrive nell’editoriale «Dieci anni dopo, Charlie Hebdo è sempre qui. Le cause della tragedia anche. Così come la determinazione della redazione», è il titolo dell’editoriale che apre lo speciale…La satira possiede una virtù che ci ha aiutato ad attraversare questi anni tragici: l’ottimismo. Se abbiamo voglia di ridere, significa che abbiamo voglia di vivere” ed il giornale esce con in copertina una vignetta in cui  un lettore è seduto su un fucile d’assalto e legge soddisfatto il numero del settimanale.
Titolo “Increvable” ossia che non si fora, indistruttibile.
32 pagine per trecentomila copie.  W la libertà d’espressione. Ovunque. Comunque.

 


Claudia Izzo Claudia Izzo

Claudia Izzo

Giornalista dal 2005, Direttore di salernonews24.it, fonda e dirige campanialife.it, cetaranotizie.com. Presidente dell'Associazione Culturale Contaminazioni è ideatrice e promotrice di iniziative culturali sul territorio nazionale. Membro della Commissione Cultura dell'Ordine dei Giornalisti della Regione Campania per il triennio 22/24, è docente di Giornalismo presso istituti scolastici. Ideatrice e conduttrice della rubrica Ex Libris sull'emittente RCS75, già ghost writer per tre campagne elettorali, è ideatrice e curatrice del libro "La Primavera Fuori. 31 scritti al tempo del Coronavirus. (Il Pendolo di Foucault). Si occupa di comunicazione, storia, design e territorio.

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