La Ricetta del Venerdì: “Chicche su vellutata di verza”

di Claudia Izzo-

L’importanza- afferma lo chef Marianna Sessa- è stare attenti a mangiare sempre prodotti di stagione, possibilmente a chilometro zero”,  per questo continuiamo su salernonews24 a proporre ricette dello chef, attenti ai prodotti coinvolti.

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E’ la volta della verza, (Brassica oleracea),coltivato in varie zone d’Italia, soprattutto al Nord, nota anche come verzottocavolo verzacavolo sabaudo / di Savoia oppure cavolo lombardo / di Milano, appartenente alle piante crocifere, cioè con un fiore a quattro petali, a forma di croce con uno stelo denso con foglie verdi o grigie. Parliamo di una pianta biennale con radice fittonante non molto profonda, con fusto eretto, di lunghezza raramente superiore ai 30 centimetri. La palla, verde o rosso-violacea, non è molto compatta; le foglie interne sono bianco-giallastre.

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Presente da Ottobre ad Aprile,  nota fin dall’antichità per le sue proprietà medicinali la verza era usato dai Romani come disinfettante per le ferite sotto forma di impacco,  antidoto o trattamento preventivo per l’ubriachezza.

Un mito greco narra del cavolo verza selvatico, nato dalle gocce del sudore di Zeus. Nel mondo greco le donne che allattavano i loro bambini si alimentavano con il cavolo  per assicurarsi di avere abbastanza latte.

Chef Marianna Sessa

Ricetta dello chef Marianna Sessa: “Chicche su vellutata di verza”

Ingredienti per 4 persone

Verza 800gr. Cipolle 2. Carote una. Sedano. Pane raffermo. Uovo 1
Parmigiano 100 gr, Pecorino toscano 50 gr, Sale, Pepe
Burro
Timo
Olio evo
Preparazione
Prima di tutto prepariamo il brodo vegetale con sedano, carote e cipolla, poi laviamo la verza, che tagliamo a listarelle come la cipolla. Soffriggiamo quest’ultima e aggiungiamo la verza. La facciamo appassire, saliamo, mettiamo un poco di acqua. Appena si è appassita, mettiamo da parte  un quarto della verza. Il resto della verza invece, continua la cottura aggiungendo un parte di brodo.

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Ora prepariamo le chicche:
Bagnamo nel latte il pane raffermo, strizzandolo bene. Aggiungiamo poi un uovo, una parte dei formaggi, il pepe, il sale e la verza che abbiamo messo da parte. Impostiamo e formiamo delle palline, per l’ appunto le chicche. La cottura delle chicche avverrà a vapore per circa 10 minuti, utilizzando qualsiasi strumento per questa cottura. Passati i 10 minuti, sciogliamo del burro in un tegame e vi passiamo le chicche senza rosolare troppo.

Adesso dobbiamo preparare la vellutata
Quando il brodo si sarà non del tutto assorbito, passiamo la verza nel frullatore fino ad ottenere una crema dove aggiungeremo altro formaggio e il timo.
Serviamo la vellutata con le chicche.

Volendo abbinare un vino a questo piatto, teniamo conto che la verza è un prodotto del periodo, ha un odore forte con un sapore tenue, quindi il vino potrebbe essere un novello,
un Bardolino che non sovrasta il sapore della verza ma l’accompagna nella sua particolarità.

Buon appetito !

 

 

 

 

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Claudia Izzo Claudia Izzo

Claudia Izzo

Giornalista dal 2005, Direttore di salernonews24.it, fonda e dirige campanialife.it, cetaranotizie.com. Presidente dell’Associazione Culturale Contaminazioni è ideatrice e organizzatrice del Premio Nazionale Aristeia e di iniziative culturali sul territorio nazionale. Già membro della Commissione Cultura dell’Ordine dei Giornalisti della Regione Campania per il triennio 22/24, è attualmente membro della Commissione Vigilanza. Docente di Giornalismo presso istituti scolastici. Ideatrice e conduttrice della rubrica Ex Libris sull’emittente RCS75. Già ghost writer per tre campagne elettorali, è ideatrice e curatrice del libro “La Primavera Fuori. 31 scritti al tempo del Coronavirus. (Il Pendolo di Foucault). Si occupa di comunicazione, storia, design e territorio.

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