Delitto al mercato ittico: Iacovazzo e quel rancore mai sopito
di Antonietta Doria-
Alla base del folle gesto verificatosi all’alba di ieri, al Mercato Ittico di Salerno, da parte di Francesco Iacovazzo, il 72enne che ha freddato due suoi ex colleghi dell’Eurofish, il 48enne salernitano Carmine De Luca e il 58enne di portici, Rosario Montone, ci sarebbe un rancore mai sopito.
L’uomo, infatti, reo confesso del duplice omicidio, vedeva nelle sue vittime i responsabili del suo licenziamento dalla Eurofish dove era addetto ai frutti di mare. Era stato infatti accusato di furto e licenziato, quindi si era trovato al di fuori della cooperativa napoletana, tra le più importanti nell’ingrosso ittico della regione.
Una macchia nella sua vita, ma Iacovazzo aveva cercato di reagire aprendo una pescheria I in via Mobilio, vicino al ponte di Torrione. Da tempo, però, sembra che maturasse in lui uno spietato desiderio di vendetta, parole dette ad amici e conoscenti a cui, però, nessuno ha prestato la dovuta attenzione.
Freddati, i due uomini sono morti lasciando mogli e figli. Salerno si è così risvegliata con una tragica storia di sangue da annotare tra le più brutte della città.
