23 Aprile: San Giorgio e la rosa, Giornata Mondiale del Libro e dell’Editoria
Giornata mondiale del libro- di Claudia Izzo-
Quando finisci un libro e lo chiudi, dentro c’è una pagina in più. La tua (Fabrizio Caramagna). Ecco la giornata dedicata al libro quell’oggetto in grado di aprire mondi, farci scorgere nuovi orizzonti, permetterci nuove angolazioni. Un oggetto dai grandi poteri. In borsa, in viaggio, di pomeriggio, sul comodino la sera, i libri sono quegli amici sinceri in grado di svelarti la parte più nascosta di te stesso. Ogni lettore cerca infatti in un libro, senza accorgersene, un pò di sé, e finisce, prima o poi, per trovarlo e per credere che lo scrittore quel libro l’abbia scritto proprio per lui. Chi non ha un libro che gli sia rimasto nell’anima? Le parole, queste amiche di una vita, una in più o una in meno, a volte, fanno proprio la differenza!
San Giorgio, la rosa ed i libri, un connubio che ci conduce lontano, tra storia e leggende. Dal 1996 il 23 Aprile è stata proclamata dall’UNESCO la giornata mondiale del libro, un modo per sottolineare il suo inestimabile valore.
Questa celebrazione nasce a Barcellona, il cui protettore è proprio San Giorgio. Una leggenda del XV secolo narra che in una città a sud di Barcellona vi fosse un terribile drago che ogni anno esigeva in sacrificio una giovane donna ed un agnello. Una volta ad essere scelta fu la figlia del re, ma la sua vita fu salva grazie all’intervento di un prode cavaliere, San Giorgio, che uccise il drago. Da una goccia di sangue di quest’ultimo nacque una rosa che San Giorgio colse per regalarla alla principessa. Da allora i catalani celebrano San Jordi, regalando rose alle loro amate, un San Valentino antico.
Il 23 Aprile ricorre anche l’anniversario della morte di tre fra i più grandi autori della letteratura mondiale: Miguel de Cervantes, William Shakespeare e Garcilaso de la Vega. Così, nel 1926 un editore valenzano, Vicent Clavel i Andrés, fuse la leggenda e la storia creando una ricorrenza che univa i libri alle rose. In questo giorno i librai catalani regalano una rosa per ogni libro acquistato.
L’Unesco per l’anno 2024 ha proclamato la città di Strasburgo, in Francia, come Capitale Mondiale del libro.
E tante sono le attività culturali che girano intorno a questa data: “Il maggio dei libri”, parte proprio oggi, organizzata dal Centro del Libro e la Lettura, Istituto del Ministero della Cultura; tanti gli appuntamenti in programma fino al 31 maggio. Molte le letture al pubblico ed altre iniziative che valorizzeranno le produzioni letterarie nostrane. A Torino parte l’iniziativa “Torino che legge”, progetto organizzato dal Forum del Libro mentre lo scorso 20 aprile da Civitavecchia è partita “Una nave di libri per Barcellona” con a bordo 500 passeggeri tra cui scrittori e artisti che arriverà domani 25 aprile nel capoluogo della Catalogna per la festa di San Giorgio.
Audrey Azoulay, la direttrice generale dell’UNESCO, ha trasmesso un messaggio alla comunità mondiale:“I libri sono un invito a viaggiare e a incontrare gli altri: con ogni nuova pagina girata, un altro mondo appare davanti ai nostri occhi. In occasione della Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore 2024, desideriamo celebrare il potere e la bellezza dei libri che, in tutte le loro forme, ci permettono di imparare e di tenerci informati. I libri ci intrattengono e ci aiutano a capire il mondo, offrendo al contempo una finestra sull’alterità. Perché i libri possano liberare tutto il loro potenziale, è essenziale che riflettano la diversità linguistica del nostro mondo.
Tuttavia, oggi la situazione è ben diversa; la maggior parte delle opere viene pubblicata solo in poche lingue e la tecnologia digitale solleva la questione dell’omogeneizzazione linguistica. Tuttavia, ogni lingua scritta porta con sé una particolare visione del mondo, con i suoi simboli e i suoi valori. Per questo motivo, nell’ambito del Decennio internazionale delle lingue indigene (IDIL), lanciato nel 2022, l’Unesco sostiene la pubblicazione di libri sia nelle lingue indigene che in quelle regionali.
Dal 2023 stiamo lavorando con case editrici di tutto il mondo per pubblicare ‘What Makes Us Human’, di Victor D.O. Santos e Anna Forlati – un libro illustrato per bambini che celebra la ricchezza linguistica e culturale – in 14 lingue, tra cui il mapuche, il galiziano e il marathi. La nostra organizzazione ha a cuore anche l’industria libraria africana, e questo principio vale in modo particolare per quanto riguarda le opere pensate per il pubblico più giovane.
Ecco perché, tra le altre iniziative, nel 2022 abbiamo lanciato la serie ‘Bintou & Issa’ in collaborazione con la casa editrice Langages du Sud: attraverso di essa è stato possibile sensibilizzare i bambini sull’importanza della lettura fin dalla tenera età. Sempre in collaborazione con Langages du Sud, e in occasione della Fiera Internazionale del Libro di Rabat nel maggio 2024, presenteremo il primo volume della serie ‘Les Balades de Nour’, un’opera che ha i giovani marocchini come target e che mira ad aiutarli a comprendere e valorizzare il loro patrimonio culturale. Infine, l’Unesco sostiene il settore editoriale e il potere della lettura attraverso la sua rete di Capitali mondiali del libro, progettate per rafforzare l’educazione alla lettura e promuovere la protezione del diritto d’autore e della libertà di espressione.
L’obiettivo è fare dei libri il mezzo preferito per comunicare le preoccupazioni ambientali del nostro tempo e condividere le conoscenze scientifiche ad esse associate. Infine, ci impegniamo a sostenere la giusta remunerazione di tutti coloro che operano nel settore editoriale, a cominciare dagli autori. Dopotutto, dietro ogni libro c’è un’intera catena di conoscenze e competenze che ha portato alla sua creazione. In questa giornata, l’Unesco vi invita non solo a celebrare la lettura e la cultura, ma anche a impegnarvi per il loro sostegno”.
