“Le nuove frontiere della comunicazione del mondo del vino” al Paestum Wine Fest 2024 

di Mariapia Vecchione-
Nel cuore pulsante di una città patrimonio dell’Unesco, il Salone del Vino concentra la sua attenzione sul mondo del Beverage, un settore che ha saputo costruire attraverso lo Storytelling la sua identità, permettendo a cantine e famiglie di lavorare mediante una comunicazione strategica ed efficace.
I relatori rispondono alle nuove proposte del mercato, invitano alla distinzione semantica fra i termini: Comunicazione, Educazione ed Informazione nel mondo del Wine sulle piattaforme social per la promozione commerciale.
Che il mondo del vino abbia bisogno di una comunicazione digitale appropriata è quello che sottolinea il Direttore Artistico del PWF 2024, Alessandro Rossi.
È da distinguere l’approccio al calice che avvicina un giovane consumatore senza fornire delle conoscenze ed un linguaggio, quello del Wine, autentico. Ma ancor più, i produttori devono comprendere il linguaggio dei nuovi Winelovers, sottolinea il Direttore Rossi, attirando l’attenzione attraverso un anglicismo, su una categoria vasta ma specifica allo stesso tempo: si tratta semplicemente degli “amanti del vino”, esperti per passione e per amore verso una bevanda nobile, i Winelovers sono il futuro della comunicazione digitale.
Face to Face con Alessandro Rossi dopo il suo intervento:
Lei ha specificato che è necessario avvicinare i diciottenni al mondo del vino, quindi chi sono i Winelovers individuando una fascia d’età? 
I Winelovers possono essere tutti in realtà, anche io stesso lo sono in quanto amante di una categoria, quella del vino, importante nel mondo perché elemento distintivo di un processo agroalimentare italiano famoso nel mondo quanto quello francese. I Winelovers sono semplicemente tutta la categoria di amanti del vino che non ha età ma ha la possibilità di aiutare il mondo del Wine mediante un consumo di qualità e di rispetto.
E perché dare attenzione ai diciottenni fra i Winelovers? 
Dico sempre una cosa: quando io ho vissuto la mia adolescenza e crescita, vivevo in una famiglia tradizionale che si riuniva senza far mancare mai una bottiglia di rosso. Oggi è più difficile vedere questa unione a tavola anche per via dello stile di vita che ci induce a spostarci, a cambiare città, sono mutati i costi della vita, i giovani si spostano nelle grandi città per studiare e quindi viene meno questo confronto enologico e agroalimentare nelle famiglie. Manca una tradizione del Food & Beverage che noi esperti abbiamo il dovere di diffondere, oggi però manca alla fascia d’età più giovane una comunicazione primaria dell’argomento. 
Analizzando il mercato, pensa che in futuro siano già prevedibili scelte specifiche dei Winelovers? 
Già oggi i Winelovers dettano regole al mercato. Le nuove generazioni prediligono uno stile differente: vent’anni fa si bevevano molte più bottiglie di Rosso, oggi l’80% delle scelte ricadono sul Bianco e sulle Bollicine. Sono loro che dettano i tempi, gli stili e i consumi, le nuove aziende devono adeguarsi a quello che i Winelovers desiderano altrimenti per loro, il mercato si fermerà. 
E cantine e produttori come si stanno adeguando alle scelte dei Winelovers?
È più semplice, perché si ha un cambio generazionale anche nelle aziende stesse. Oggi sappiamo che viviamo circa otto mesi su dodici in un clima tropicale, è cambiato il consumo e mangiamo molto più sano ricercando un benessere generale, in Italia si tende a consumare meno carni e più pescato, tutto questo ci porta già alla scelta di un calice di vino differente rispetto al passato.
Per lei possono esistere differenze interne fra Wine Lovers, nel senso, bevitori amanti del vino che si differenziano perché nati in città, altri nati in campagne, che hanno un concetto di vigneto e di produzione diverso, e se queste differenze interne esistono possono influenzare le scelte future della formazione culturale vinicola di un Wine Lovers? 
Assolutamente si, un tempo si riscontrava questa differenza. Oggi è proprio la comunicazione e i Social ad accorciare queste distanze nel mondo del Wine, i siti on line l’acquisto del vino sta diventando una nuova frontiera, quello che invece non costatiamo più è un distacco fra i giovani che vivevano la campagna rispetto ai giovani nati nelle città, tutto sarà spazzato via dalla globalità che il mondo della comunicazione sta offrendo. Sicuramente il giovane sarà invogliato a costruire qualcosa oltre il posto in cui è nato e a questo proposito aggiungo: “dicevano che qui non c’è niente, allora se non c’è nulla si potrà fare tutto dove si è nati.” Una frase di un caro amico produttore vinicolo di Paestum che calza, perché è corretto restare nell’area geografica di nascita anche in virtù delle esperienze e gli studi portati a termine dalle nuove generazioni. 
Concludiamo, Il PaestumWineFest2024 ha come parola d’ordine Business, ma i WineLovers garantiscono ciò ? 
I Winelovers devono tradurre anche per il produttore tutto quello che viene sviluppato, in un concetto di divulgazione, fondamentale nel mondo del vino perché aumenta la domanda e la richiesta soddisfa anche la parte economica. 
Il Winelover, l’intenditore del vino, amante del Bello e di un’arte inconfondibile che si distingue nel buon calice, sarà la scelta del mercato italiano ed internazionale del futuro.
Mariapia Vecchione Mariapia Vecchione

Mariapia Vecchione

Mariapia Vecchione su SalernoNews24 accompagna il lettore alla scoperta di una realtà autentica, critica e audace. La sua formazione umanistica permette al suo sguardo di ricercare inestimabili meraviglie. Appassionata di arte contemporanea, fotografia, food&wine e viaggi, ma consapevole che “il viaggio più lungo è il viaggio interiore” (D. Hammarskjöld)