La pillola del Lunedì: A proposito del nostro Servizio sanitario

di Luigi D’Aniello-

Giorni fa mi è capitato di andare al Pronto Soccorso e sulla mia pelle ho potuto constatare le carenze ed il mal funzionamento nel nostro Servizio sanitario.
La Sanità pubblica, in modo particolare nel meridione, non va bene, boccheggia, mancano i medici, gli ospedali fanno acqua, le liste di attesa sono interminabili, molti reparti sono stati accorpati, parecchi soppressi; per non parlare dei Pronto soccorso che sono carenti di medici, di maternità chiuse, sprechi a iosa, medicina territoriale in crisi, in poche parole, qui da noi, la Sanità pubblica sta tradendo i principi base che l’hanno ispirata: assistenza gratuita, universale, uguale per tutti.

A causa delle lunghe liste d’attesa, infatti, sempre più spesso i pazienti sono costretti a rivolgersi alle strutture private. Ma la gravità della situazione risiede soprattutto nel fatto che, oggi, i cittadini che non possono permettersi cure a pagamento sono la maggioranza. Certo, ogni anno le Regioni stabiliscono un determinato budget economico da suddividere tra le varie ASL del loro territorio che dovrebbe coprire le spese mediche per coloro che esenti, per malattia o per reddito, potrebbero recarsi presso i centri diagnostici e i laboratori privati convenzionati con le ASL e, tramite l’impegnativa e il pagamento di un ticket, accedere a tutta una serie di trattamenti specialistici ed esami strumentali.

Ma, tutto ciò è molto aleatorio, perché quasi sempre i fondi stanziati dalle Regioni terminano in un brevissimo lasso di tempo e chi non ha la possibilità di effettuare le cure a pagamento è costretto a rivolgersi esclusivamente alle strutture pubbliche che però hanno delle liste di attese lunghissime che, in alcuni casi, possono arrivare anche a diversi mesi.

La tragedia sta nel fatto che spesso rimandare una visita specialistica o un esame strumentale, anche di un solo mese, può avere ripercussioni gravissime sulla possibilità di guarigione dell’ammalato e, nei casi estremi, essere perfino letale per il paziente.

Inoltre, liste di attesa così lunghe hanno ed avranno, se non si corre ai ripari, ripercussioni gravissime sulla possibilità di guarigione per coloro che sono affetti da malattie o patologie, senza prendere in considerazione il fatto che, non agire tempestivamente su determinate patologie, non fa altro che aumentare i costi di cui la Sanità Pubblica dovrà farsi carico per curare quelle stesse malattie che, diagnosticate nei tempi giusti, non sarebbero diventate croniche.

Luigi D'Aniello Luigi D'Aniello

Luigi D'Aniello

"Non si è sconfitti quando si perde ma quando ci si arrende"

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *