Terrore a Bruxelles nel nome di Allah, un mujahid uccide due uomini
Guida uno scooter poi scende e Urla “Allah Akbar” , Allah è grande” .
Sono le 19.15 su boulevard d’Ypres. Ha un gilet arancione fosforescente e un casco bianco, imbraccia un kalashnikov.
Siamo a Bruxelles. Si doveva giocare Belgio-Svezia, ma la partita allo stadio Re Baldovino non si giocherà.
Un uomo insegue un passante che si rifugia nella hall di un palazzo. La scena diffusa sui social riprende il terrorista attraverso le vetrine che insegue un uomo e lo finisce a terra. Poi la furia si scaglia contro un taxi uccidendo un altro uomo. Le vittime sono due tifosi svedesi, giunti a Bruxelles per la partita della loro nazionale. Due morti al grido di “Allah è grande”, dunque, ed il terrorista si è dà alla fuga risalendo sul suo scooter.
Grande da parte delle autorità la paura che l’uomo potesse dirigersi verso lo stadio dove la partita valida per le qualificazioni agli Europei è stata interrotta e gli spettatori, 35mila, circa, sono rimasti bloccati in attesa dell’evacuazione della struttura.
Intanto su Facebook compare un video con il terrorista che rivendica l’azione compiuta e l’apparteenza all’ISIS. “Sono un Mujahid dello Stato Islamico, che vi piaccia o no. Viviamo per la nostra religione e moriamo per questa stessa religione”.
Il mujahid, ha poi affermato di aver ucciso tre uomini.
La capitale belga sprofonda nel terrore alla ricerca del terrorista.
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