Il pretesto della democrazia per imporci la “nuova normalità”
di Antonino Papa
Un giorno un amico, docente di filosofia, ricercatore ed osservatore di fenomeni sociali, mi chiese: “come definiresti il mondo oggi se dovessi usare una sola parola, o massimo tre?”; le risposte furono così spontanee come dei riflessi condizionati, immediate e repentine, “anomalo” e (in tre parole) “gira al contrario”.
L’immediatezza delle risposte denota un’abitudine nell’osservazione di fenomeni “anomali” che nel tempo sono diventati sempre più frequenti fino a diventare la normalità; di conseguenza le risposte a domande del genere non sono altro se non allenamento involontario nell’osservazione e constatazione di realtà che generano dinamiche non comuni, meglio definite come assurde, non etiche e contro natura.
Ciò non è assolutamente frutto di mentalità chiusa, o arcaica, bensì di consolidati stili di vita delineati da valori etici e morali (sui quali si basano gran parte degli ordinamenti democratici) che si stanno estinguendo a causa dell’avidità del genere umano.
I tempi che cambiano o il progresso, e con essi l’etica e la moralità, non possono rappresentare un alibi fatto passare per dogma ed in virtù del quale, in nome di una non ben identificata “democrazia” o “assuefazione al rispetto dei diritti umani e dell’ambiente”, sarebbe lecito imporci pratiche o stili di vita che cancellano, totalmente o parzialmente, quell’impianto di valori innati ed in totale sinergia con l’evolversi della natura.
Secondo quale “costituzione” o “teoria sul rispetto dei diritti umani” dobbiamo smettere di cibarci di prodotti naturali per ingurgitare carni sintetiche o alimenti prodotti con farine derivanti da “frullati di grilli”?
In virtù di quale sconvolgimento chimico in natura dovremmo auto-convincerci che la vita di un normale essere umano venuto al mondo dall’unione di una donna ed un uomo debba proseguire avendo due madri, o due padri, o, peggio ancora, un genitore 1 ed un genitore 2 anziché, come natura crea, una madre ed un padre?
In nome di quale difesa dell’ambiente dovremmo svenarci per acquistare un’auto elettrica, e preferirla alle attuali a motore, quando è stato ampiamente dimostrato, addirittura anche dal Presidente di Toyota Motors, che il processo di produzione e smaltimento delle batterie per auto sconvolge la natura inquinando molto di più e con maggior dispendio di risorse energetiche?
Tra l’altro vi sono enormi contraddizioni in coloro che pressano affinché si completino le “transizioni digitali, green e morali”: si dice no ai carburanti sintetici e sì ai cibi sintetici? Fino a prova contraria un motore può bere sintetico (tra l’altro ad emissioni zero), il corpo umano non è una discarica in cui conferire alimenti sintetici senza alcuna conseguenza.
Ma non finisce qui … addirittura, si rasenta la schizofrenia, l’OMS starebbe premendo affinché si porti avanti un programma finalizzato alla “comprensione del sesso, del piacere e del concetto di transgender” per i bambini tra 0 e 4 anni!
Non mi esprimo come meriterebbero questi “luminari” altrimenti rischierei querela ma una cosa è certa: sono totalmente fuori di testa.
Questa è la sintesi (tanto per restare in tema di sintetico) del mondo che le poche lobbies (governi inclusi e collusi) vorrebbero imporci facendo leva sul “rispetto dei diritti umani” che loro violano ogni giorno da decenni con le colonizzazioni, gli accordi con despoti africani in cambio di risorse naturali, la privazione della libertà di essere padroni del proprio denaro attraverso la digitalizzazione senza scelta, la destituzione di capi di stato per usurpare risorse e così di seguito.
La nostra Costituzione, ad esempio, già prevede tutele per tutti gli esseri umani, senza alcuna distinzione di sesso, razza, etnia, provenienza o credo religioso; per quale motivo bisogna inventare la tutela dei diritti degli omosessuali se sono già tutelati come tutti gli altri dalla Costituzione? Cos’hanno in più dei comuni mortali da meritare una legislazione a parte?
Tutti hanno eguali diritti ma esistono dei limiti che impone la natura e contro la quale nessun essere umano, organizzazione, stato o entità, dovrebbe muovere un dito; un figlio deve avere una madre ed un padre, come la natura decide. Chi ha inclinazioni differenti è benvenuta/o ed avrà tutte le tutele del mondo ma non può pretendere che si stravolga la natura.
Idem inculcare negli adolescenti, addirittura dalle elementari, il concetto che la normalità sia sentirsi un giorno donna ed un giorno uomo, ed imporre loro di usare il pronome neutro, significa tirar su una massa di disadattati e farli entrare in contatto con un argomento delicato come la sessualità in un’età non idonea alla comprensione.
Idem dicasi per i cibi sintetici, la mobilità elettrica e tutto il nuovo mondo robotizzato e senza morale o discendenze naturali che ridurrebbe il genere umano a plebe da usare nelle mani delle lobbies di chi ha il potere ed il denaro.
Questo è ciò verso cui stiamo andando, o meglio verso cui ci stanno spingendo agitando le bandiere della democrazia e della tutela dell’ambiente; e nello stesso tempo indorandoci la pillola con la possibilità del possesso di ciò che desideriamo attraverso il debito ci renderà schiavi a vita.
Tutto ciò non è né democrazia e tantomeno rispetto di diritti umani o ambiente, è un grande piano per il controllo delle nascite e la “riduzione della popolazione mondiale” perché su questo pianeta iniziamo ad essere in troppi e non c’è cibo per tutti.
L’antidoto a tutto ciò? Semplicemente non seguire le pulsioni e le pressioni cui veniamo sottoposti ogni giorno, usare la propria mente e non pensare con quella degli altri perché il segreto è proprio quello di far passare per matto chi è sano di mente isolandone le idee e mettendolo in minoranza; soprattutto … non contrarre debiti perché il debito è schiavitù.
