Fino al 31 Marzo per il Mail Poetry Project, un progetto unico nel suo genere. Intervista esclusiva all’ideatrice Graziella Di Grezia
Vi è ancora qualche giorno, fino al 31 marzo, per inviare la propria creazione, la propria poesia, la propria espressione artistica e partecipare al Mail Poetry Project.
Ma di cosa si tratta, come nasce questo progetto di chiamata alla poesia, all’arte, alla bellezza che parte da Avellino e abbraccia il mondo? Lo chiediamo alla sua ideatrice, donna vulcanica, affermato medico radiologo, musicista, poetessa, appassionata d’arte: Graziella Di Grezia.
Prima di tutto, come e quando nasce la tua passione per la poesia?
Ho iniziato a scrivere poesie ancora prima di fare il medico e di iniziare a suonare. La passione per la poesia nasce con l’inizio della scrittura perché l’insegnante delle scuole elementari ci faceva comporre poesie in occasione degli eventi e non imparare quelle della letteratura a memoria.
L’estate scorsa tu hai realizzato cartoline meravigliose con foto scattate da te in Costiera Amalfitana, poi è nato questo coinvolgente progetto, Mail Poetry Project in grado di varcare ogni confine giungendo in tutto il mondo…
L’idea della mail poetry nasce infatti dall’unione di due idee. Sono partita dalle cartoline poetiche realizzate l’estate scorsa dove ho associato mie fotografie realizzate prevalentemente in Costiera Amalfitana con poesie pertinenti. A questo progetto ho unito quello della mail art, arte postale, con cui si spediscono piccole opere d’arte per posta che poi vengono esposte nell’ambito di manifestazioni.
Unendo l’idea delle cartoline poetiche e dell’arte postale è nato questo progetto unico nel suo genere, di Cartoline Poetiche Postali.
Il Mail Poetry Project, progetto internazionale, non è una competizione ma una vera chiamata artistica a cui tutti possono partecipare.
Consiste nell’inviarmi una poesia sul fronte della cartolina, le proprie indicazioni biografiche sul retro, porre il destinatario e un francobollo e spedire il tutto per posta entro il 31 marzo.
Ad aprile 2023 è prevista la mostra presso il Carcere Borbonico di Avellino di tutte le cartoline giuntemi. Tutti i partecipanti riceveranno un attestato. Due le sezioni, al di sotto e al di sopra dei 18 anni; infatti stanno partecipando sia classi di scuole secondarie di primo e secondo grado e addirittura qualche scuola primaria.
Quanta importanza può avere, secondo te, in un mondo in cui regna il virtuale e l’on line ritornare a scrivere poesie su cartoline e imbucarle?
Non bisogna dimenticare che la cartolina è sempre stata un atto rivoluzionario, un sostituto economico e sintetico di una lettera. La cartolina illustrata consentiva di condividere un contenuto grafico senza lunghe descrizioni, trasmettendo più che una informazione, una emozione. Scegliere, acquistare una cartolina, scriverla e spedirla ad un amico, parente, fidanzato, è stato per anni un rituale estivo che ha coinvolto in modo trasversale generazioni, dalle più alle meno giovani, attraversando di fatto anche le diverse classi sociali. Ripartire con questo progetto ha il senso di riprendere sane abitudini. Il gusto del passato in un abito nuovo.
L’idea è proprio quella di ripristinare l’idea di una comunicazione piuttosto lenta della cartolina, in questo caso come connotato artistico. Oggi le nostre caselle postali sono piene solo di materiale proveniente dalle agenzie delle entrate, multe.. non c’è più il bello della posta se non quella virtuale. Quindi l’idea di una chiamata artistica attraverso l’arte postale consente di far conoscere anche alle nuove generazione il concetto della cartolina, della spedizione, nonché il valore del francobollo che ha un connotato artistico ma anche retrò, nel senso che le nuove generazioni quasi non lo conoscono.
Questo vuole essere un progetto internazionale a cui fa seguito un’esposizione, una messa in mostra delle cartoline ricevute. La cartolina giunta dall’Inghilterra con il francobollo della Regina, o dal Giappone, evidenzia la distanza fisica, superata con i social ma di estremo fascino.
Delle cartoline ricevute fino ad oggi quale ti ha colpito particolarmente e perché?
Delle circa 180 cartoline ricevute me ne è piaciuta molto una proveniente dalla Francia con una piccola opera d’arte sul fronte che viene ripresa sulla busta. Il bello della cartolina è che in questo caso non è stata spedita direttamente nuda, ma, per tutelare l’opera, viene a sua volta posta in una busta che è un’altra opera d’arte. Possiamo così notare come una semplice busta, assolutamente anonima, possa assume anch’essa un connotato artistico.
“La pittura è una poesia muta e la poesia è una pittura cieca” scrive Leonardo da Vinci. Tu, pianista e poetessa sei una summa di arte e sensibilità. Quanto la bellezza e la profondità di tutto ciò può salvare realmente il mondo ?
Nel nostro piccolo abbiamo unito quello che è il pensiero di Leonardo da Vinci, ossia l’arte visiva ed i versi. Oggi esiste anche il filone della poesia visiva e ricordo con tanto affetto il concetto della sinestesia, dell’unione di più sensi che possono dare quest’emozione nell’ esperienza che viene vissuta.
Ciò mi sembra un contributo per una società che vive troppo di corsa e che vive priva di emozioni e di sentimenti; può essere un piccolo punto di partenza per riprenderci quelle emozioni di cui abbiamo bisogno.
Di base sono un medico e questo condiziona molto il mio essere perché vivere con la malattia è qualcosa di veramente terribile e per poter aiutare le persone abbiamo bisogno noi stessi di aiuto. In uno dei miei versi scrivo –curatevi d’arte e medicatevi di versi- è una piccola poesia dedicata proprio ai medici. Noi abbiamo bisogno di tanta bellezza per poter aiutare coloro che stanno male e anche questi ultimi, a contatto con la bellezza, hanno un’emozione positiva che riesce, anche se per poco tempo, a rimuovere e ridurre la sofferenza.
Quindi, la bellezza davvero può salvare il mondo e la poesia può farlo perché nasce dal quotidiano ed un piccolo gesto, la cartolina può diventare un gesto artistico da poter regalare ad esempio anche ad una ammalato, da poter dedicare al propri amore, ad un figlio; un concetto circolare di bellezza che può transitare. E’ un augurio, un sostegno, un saluto. Facciamo circolare bellezza, facciamo circolare poesia.
Spedisci una poesia…in cartolina
No tassa d’iscrizione
No restituzione delle opere
No giuria
Dimensioni: 15 x 10 cm
Tema: Spedisci una tua poesia o un tuo verso in cartolina, rappresentato artisticamente come preferisci
Indirizzo Mail Potry Project c/o Graziella Di Grezia Corso Vittorio Emanuele 312, 83100 Avellino
Scadenza per la partecipazione: 31 marzo 2023
Mostra collettiva: dal 15 al 22 aprile 2023
Destinatari: artisti di ogni età e ogni nazionalità (sezione I: fino a 18 anni; sezione II: dai 18 anni)
Tutti i lavori devono essere originali e firmati con il nome dell’artista
Aggiungi il tuo indirizzo email e una breve biografia
L’organizzazione si riserva di omettere opere con contenuto offensivo
Tutti i lavori saranno archiviati, faranno parte della collezione permanente e verranno esibiti in occasione di mostre
Contatto: mailpoetryproject@gmail.com
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MAIL POETRY PROJECT
Send a poetry…as a postcard
No fees
No returns
No jury
Size: about 4” x 6” (10 x 15 cm)
Theme: Send us your poem as an art postcard
Deadline: March 31, 2023
Exhibition: from the 15th to the 22nd of March, 2023
Open to all artists of every age and worldwide (section I: under 18 yo; section II: over 18 yo)
All work must be original and signed with the artist’s name
Please attach an email address and short bio
We reserve the right to omit obviously offensive work (at our discretion)
All artworks will be archived, become part of our permanent collection and be exhibited
Contact: mailpoetryproject@gmail.com
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Indirizzo di spedizione / Shipping address:
Mail Poetry Project – ℅ Graziella Di Grezia corso Vittorio Emanuele 312- 83100 Avellino