Nel giorno di Santa Claudia, Equinozio di Primavera e Giornata Mondiale della Felicità
In questo giorno di Santa Claudia, che da sempre annuncia la primavera, quest’anno ricade anche l’Equinozio di Primavera e come sempre la Giornata Mondiale della Felicità. Cosa desiderare di più?
Stasera, alle ore 22.24 potremo dare ufficialmente il benvenuto alla stagione in cui tutto sboccia. E’ il momento in cui le ore di luce e di buio si equivalgono, da cui il termine “equinozio” aequa-nox, “notte uguale (al giorno)”. Da un punto di vista più tecnico, il giorno in cui cade l’equinozio è diverso ogni anno perchè la Terra compie un giro completo intorno al Sole in 365 giorni e 6 ore, la durata del cosiddetto anno siderale, che non corrisponde, infatti, a quello del nostro calendario gregoriano. Per questo motivo è stato introdotto l’anno bisestile, di 366 giorni, in modo tale da recuperare 24 ore ogni quattro anni. Nonostante ciò, a causa del ritardo accumulato, ogni anno gli equinozi si verificano in un momento diverso.
L’equinozio di primavera è sempre legato ai miti d’amore, di morte e di rinascita. Muore l’inverno, il freddo, il buio, la natura si ridesta. Rinasce, sboccia a nuova vita. E’ questa la celebrazione del risveglio spirituale, della vittoria della luce sulle tenebre, da sempre accompagnata da riti propiziatori e purificatori.
Ed è anche la Giornata Mondiale della Felicità, data stabilita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, proprio perchè equinozio di primavera. Sin dagli anni ’70, infatti, il piccolo stato asiatico del Bhutan ai piedi dell’Himalaya, ha messo tra le priorità il valore della felicità sostituendo il PNL (Prodotto nazionale lordo) con il FNL (Felicità Nazionale Lorda) indice del benessere della popolazione.
Sul suo sito Internet l’ONU pubblica il World Happiness Report con la lista dei paesi più felici in base di criteri come il Pil pro capite, il welfare, le aspettative di vita, la libertà, l’assenza di corruzione e la cooperazione sociale. Sul podio si trovano la Finlandia, a seguire la Danimarca e l’Islanda. L’Italia è solo al 31° posto, 25° negli scorsi anni. Alla fine della classifica Libano, Zimbabwe e Ruanda, ultimo è Afghanistan.
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