“Marilyn ‘60” libertà e potere femminile nell’arte di Marta Bordonali
Grande successo a Bari per la mostra organizzata da Arte 5.0
Per quattro giorni, dal 14 al 17 settembre, Spazio Murat ha accolto un folto pubblico di appassionati d’arte e curiosi per scoprire le varie sfaccettature di Marilyn raccontate dai colori di Marta Bordonali.
L’evento organizzato da Pasquale Crispino, direttore artistico di Arte 5.0, ha visto protagonista Marilyn Monroe, che a 60 anni dalla sua scomparsa, è stata dipinta dall’espressione creativa dell’artista milanese e da alcuni focus organizzati all’interno della mostra.
Super ospite al vernissage, l’attore holliwoodiano Tomas Arana che ha affascinato il pubblico in un talk moderato dalla giornalista Valeria Saggese. Ha espresso il suo amore per l’arte e, oltre a narrare ai presenti alcuni aneddoti e retroscena di film come IlGladiatore e Guardia del Corpo, ha ricordato la sua amicizia con Andy Warhol e il suo insegnamento più grande, “scovare la bellezza in ogni persona o cosa del mondo”.
Presenti all’inaugurazione anche l’assessore alla Cultura di Bari Ines Pierucci e il produttore cinematografico Vito Caggianelli.
La Bordonali è una giovane artista già molto amata da noti collezionisti, ispirata proprio da Warhol e da altri artisti come Keith Haring e Mimmo Rotella, di cui sono state esposte anche due opere per arricchire il percorso tra arte e cinema svoltosi nel capoluogo pugliese.
Un viaggio nella vita di Marilyn Monroe descritto come “profumo fragile” dall’attrice lucana Eva Immediato e dalla musicista Daniela Ippolito, nota suonatrice dell’arpa viggianese nel reading “l’altra Marilyn” che ha condotto i visitatori nel mondo più nascosto dell’icona senza tempo.
In chiusura si è tenuta una Performance Live di Marta Bordonali che ha trasformato abiti in opere d’arte con le frasi più celebri della Monroe.
Arte 5.0 si conferma solida realtà nella promozione dell’arte in tutte le sue forme, puntando un faro sugli artisti emergenti. Oltre a gestire una piattaforma streaming dedicata all’arte, è diventata produttrice di due spazi radiofonici e vanta collaborazioni esclusive nel mondo del cinema e dello spettacolo. L’azienda campana, con sede a Salerno, per questo evento, ha scelto Bari “la porta d’oriente”, secolare crocevia di popoli, come rappresentazione simbolica dell’unione di tutte le arti. Questa idea è stata vincente per l’alto numero di visitatori e l’accoglienza che la città ha dimostrato.
–
