Parole commosse per la perdita del Presidente David Sassoli

Ue e Italia unite nel dolore. Appena un giorno fa era David Sassoli stesso ad esprimere su Twitter il suo cordoglio per  la prematura scomparsa di Silvia Tortora, figlia dell’amato Enzo, vittima di malagiustizia. Oggi è toccato a lui lasciare questo mondo.

Sono tante le parole commosse che si rincorrono sui social per la perdita del Presidente del Parlamento europeo, avvenuta questa notte, a 65 anni  per una polmonite da legionella. Il giornalismo e la politica, le sue due passioni vissute con grande professionalità ed eleganza.Il suo sogno, una europa unita e vera.

“La Civica Amministrazione e la Città di Salerno esprimono dolore e cordoglio per la morte del Presidente del Parlamento europeo David Sassoli” ha commentato il sindaco Vincenzo Napoli. ” Dapprima da giornalista, poi da esponente politico ne abbiamo sempre apprezzato l’umanità, la competenza, la passione civile. Sassoli ha dato un importante contributo alla crescita democratica delle Istituzioni europee. Durante la pandemia si è impegnato a fondo per una strategia internazionale comune per debellare il morbo e sostenere la ripresa socio economica armonica di tutti gli stati membri. Nel suo indimenticabile ricordo continueremo a lavorare per l’Europa dei Diritti e della Solidarietà.”

“Grazie David Sassoli conosciuto alcuni anni fa a un congresso della Fnsi dove insisteva sulla deontologia alla base della nostra professione” ha commentato sulla sua pagina social Ottavio Lucarelli, Presidente dell’ordine dei giornalisti della Campania.

“Condoglianze alla famiglia di David Sassoli. Perdiamo un grande italiano, un’anima educata, appassionata, profondamente corretta…Ci prenderemo cura del suo sogno, una patria chiamata Europa”. Così su Twitter Laura Scalfi, Direttore Generale dell’Istituto G. Veronesi e di Liceo Steam International.

Sui social il suo staff scrive: “Si può vivere e morire in tanti modi. David Sassoli ha combattuto e lavorato fino all’ultimo possibile istante, informandosi, partecipando attivamente alla causa del bene comune con curiosità e passione indomabili nonostante lo stato di salute sempre più precario, dopo la temporanea ripresa di qualche tempo fa.

Per il Presidente del Parlamento europeo, per il politico Sassoli, per l’uomo David nella sua dimensione privata, alla base di ogni azione, di ogni comportamento, di ogni scelta erano, assai ben saldi, i valori umani di riferimento: lealtà, coerenza, educazione, rispetto.

In questo momento così triste per tante e tanti cittadini italiani ed europei resta, intatta, la forza dei suoi insegnamenti e delle sue indicazioni: mai fingere, mai alimentare polemiche, spirali, pregiudizi, pettegolezzi, meschinità.

Principi personali così profondi da plasmarne, con tratto inconfondibile, anche la pratica e probabilmente la stessa teoria dell’agire politico.

Principi semplici quanto assolutamente inderogabili, da cui non deflettere in alcun caso.
Per nessun motivo.
Anche quando, recentemente, di fronte ai suoi gravi problemi di salute, si erano diffuse in rete deliranti malevolenze su Covid e affini, persino in quel momento la scelta di non replicare, di non inasprire i toni, gli era sembrata l’unica possibile.

Paradigma di stile, riservatezza, sobrietà.
E di una merce rara, nella temperie della politica contemporanea: l’autorevolezza. Politica e morale.

La fiducia che tante e tanti di voi riponevate in lui, se può esser di conforto, era ben riposta.
La stima nei suoi confronti, altrettanto.

Con David Sassoli l’Europa e l’Italia perdono un uomo delle istituzioni di primario livello, che credeva nella politica nella sua accezione più nobile, in un’Europa baluardo dei diritti e delle opportunità, nell’impegno a favore delle persone più deboli e indifese, nella lotta contro ogni forma di ingiustizia e prevaricazione, sempre con il sorriso.

Ecco proprio vedersi salutare con il sorriso, così come con questa lieta immagine lui saluta noi, è la cosa che forse maggiormente potrebbe fargli piacere.
Bello fossero tantissimi sorrisi…

Addio, David.
Grazie.”

Edoardo Maria Duilio

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