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Oriol Bohigas, scompare il grande architetto-urbanista catalano.

Il 30 novembre scorso, all’età di 95 anni, è venuto a mancare uno dei più grandi architetti e urbanisti di fama europea: il catalano Oriol Bohigas. Laureatosi all’università di Architettura, a 26 anni, e specializzatosi in urbanistica, frequenta per due decenni la School Architecture di Barcellona che gli conferisce, negli anni ’60, la Cattedra di Composizione architettonica per poi diventare, successivamente, Direttore dello stesso istituto. All’inizio degli anni ’70 collabora con la rivista catalana “Arquitectura bis” e con quella milanese “Lotus International”.

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La figura di Bohigas è però particolarmente legata allo studio “MBM Arquitects” di Barcellona fondato nel lontano 1951con Josef Maria Martorell anche in opposizione all’architettura franchista ostile a quella moderna. Lo Studio acquisisce, tuttavia, un certo rilievo nel panorama europeo solo a partire dagli anni ’60, grazie anche alla presenza del britannico David Mackay, a cui si aggiungeranno negli anni (alle soglie del nuovo secolo) professionisti come Francesc Gual e Oriol Capdevila. Fin dall’inizio, il gruppo intrattiene ottimi rapporti culturali con l’Italia, in particolare con l’architetto e accademico Ernesto Nathan Rogers (Direttore delle riviste “Domus” “e Casabella”) e l’ingegnere-architetto e designer Ignazio Garbella legato al Movimento Moderno italiano. Il loro lavoro si è concentrato, inizialmente, sulla realizzazione di architetture residenziali con grande attenzione sulla scelta dei materiali locali e sull’ottimizzazione della distribuzione degli spazi soprattutto tra gli anni ’60 e i ’90 con la realizzazione ad esempio di Casa del Pati, di Calle Borrell, di Calle Caps o di Avenida Meridiana, in particolare, la cui caratteristica, riscontrabile su numerosi immobili di Barcellona, è la facciata in cui le finestre, tutte ben orientate per catturare il massimo della luce naturale, compongono insieme un prospetto alveolare.

MarisaLR, CC BY-SA 3.0

Nella sola città catalana l’architetto Bohigas realizza ben 500 progetti di architettura e design, tra cui le architetture realizzate per le case unifamiliari, come per esempio la Casa Canovelles del 1977.

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Premiato per la realizzazione dei migliori palazzi edificati a Barcellona tra il 1959 e il 1984, ottiene importanti riconoscimenti come un “Delta de Plata” nel 1966 o il “Delta de oro” del 1976. Ben conosciuto come architetto ma anche come urbanista, tra il 1980 e il 1984, diviene Soprintendente nei servizi di Urbanistica al Comune di Barcellona.

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Di Oriol Bohigas e della sua equipe, inoltre, è la realizzazione del Masterplan urbano per il riassetto dell’area di Barcellona dedicata ai Giochi Olimpici del 1992, all’interno del quale ritroviamo anche la firme di grandi architetti come Richard Meier o Norman Foster per la progettazione di alcuni spazi pubblici come l’Olympic Park del Litoral o l’Olympic Port, dando origine, di fatto, a una sorta di rinascita della città catalana e soprattutto del suo nuovo rapporto con il fronte mare.

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Si tratta di una vera e propria trasformazione urbanistica proseguita anche nel corso del XXI secolo che ha saputo dare ordine alla confusa espansione urbanistica della città avvenuta soprattutto dopo la Seconda Guerra Mondiale. Nello stesso periodo, l’architetto si occupa, inoltre, di alcuni progetti legati all’Expo di Siviglia. Numerosi sono, poi, gli interventi urbanistici sul territorio italiano firmati Oriol Bohigas e dal suo gruppo di studio. Il primo rapporto lavorativo con l’Italia è del 1988, allorquando si aggiudica il concorso di idee progettuali per un edificio a Siena in prossimità di Piazza Matteotti, purtroppo mai realizzato. Nell’ambito della riqualificazione urbana dell’area della fabbrica De Cecco a Pescara, un altro progetto, sempre frutto di un concorso di idee risalente all’anno 2000 che rispecchiava il giusto connubio tra le esigenze finanziarie e quelle progettuali, viene sottoposto, però, a numerose modifiche in corso d’opera.

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Tra il 2009 e il 2014 assistiamo alla riqualificazione urbana dell’area della stazione di Parma, progetto che ha saputo ricucine l’area del centro con la periferia. Dalla metà degli anni’90 circa fino all’inizio del XXI secolo, l’architetto Bohigas riceve l’incarico di redigere il nuovo PRG (Piano Regolatore Generale) del Comune di Salerno.

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La sua visione dell’Urbanistica salernitana si proiettava, nelle intenzioni, lungo quella che riteneva una grande risorsa urbana, la linea di costa, con una complessiva rivalutazione dell’area secondo quanto realizzato durante la sua precedente esperienza fatta a Barcellona. La città, inoltre, doveva essere proiettata verso la realizzazione di interventi anche puntuali ma con dirette relazioni con il tessuto antropizzato. Per l’urbanista la città di Salerno doveva assolvere tre condizioni precise: conseguimento di una certa compattezza del tessuto urbano (preservando le zone rurali attorno la città) in netta contrapposizione con la cosiddetta città diffusa; poi la leggibilità, ovvero la veloce comprensione del territorio urbanizzato; la sovrapposizione di funzioni o meglio la polifunzionalità. Il PRG di Bohigas per la città di Salerno, viene consegnato il 30 aprile 2003; contemporaneamente vengono individuati, inoltre, alcuni luoghi strategici d’intervento realizzabili anche senza l’approvazione della variante generale, come ad esempio il Parco del Mercatello, la Metropolitana o il Multisala nei pressi dello stadio Arechi. Molti punti programmatici previsti dall’urbanista, non si sono, purtroppo, mai completamente attuati. La città ha in realtà continuato ad espandersi ad est e sulle zone collinari con la realizzazione anche di edilizia caratterizzata da volumi particolarmente amplificati e soprattutto con la quasi completa saturazione di pochi territori ancora liberi. In questo contesto, inoltre, il centro storico alto risulta, ancora tuttora, in parziale abbandono.

da EUT edizioni Università di Trieste Bollettino della Associazione Italiana di Cartografia anno 2016

Anche la stessa area di Santa Teresa (area ad ovest del Lungomare) su cui era prevista, nelle tre ipotesi progettuali dell’architetto, una piazza sul mare con l’ampliamento e il recupero della spiaggia, la realizzazione di alcuni immobili di 4-5 piani di particolare pregio architettonico e un parcheggio interrato (focalizzandosi in particolare sulla qualità dello spazio pubblico nascente, grazie anche alla presenza di numerose essenze arboree) ha subìto, nel tempo, numerose modifiche.

dal sito del Comune di Salerno vecchia ipotesi di piazza

Nella sua realizzazione finale la stessa piazza si è raddoppiata in superfice non rispettando, difatti, anche in questo caso, l’idea urbanistica di Bohigas. Di particolare interesse nel Piano dell’urbanista catalano era anche la riqualificazione delle zone periferiche e la realizzazione di edilizia economica non soltanto ai margini della città ma in tutta l’area antropizzata. In definitiva il PRG di Oriol Bohigas, pur mantenendo alcune linee guida in parte rispettate, in realtà non si rispecchia più nell’attuale PUC (Piano Urbanistico Comunale) caratterizzato da numerosi varianti urbanistiche applicate in corso d’opera. Tra le ultime opere dell’architetto-urbanista e della sue équipe, ricordiamo la ristrutturazione dell’edificio Roger de Llúria nel Campus universitario Pompeu Fabra di Barcellona, il grande magazzino El Corte Ingles del 2004 e il Museo del Design in Placa de les Glores, quest’ultimo ultimato nel 2014.

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Design Museum in Barcelona by Yoav Lerman is licensed under CC BY-NC-SA 2.0

Daniele Magliano

Architetto- giornalista che ama approfondire tematiche di architettura, urbanistica, design, ma anche di storia, evoluzione e curiosità riguardanti oggetti di uso quotidiano. Mi piace, in generale, l'arte della costruzione: riflesso del nostro vivere in quanto unisce passato, presente e futuro prossimo di una comunità.

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