6 Dicembre: da San Nicola a Santa Claus, passando per Babbo Natale!

Non vi è Natale senza babbo Natale!- di Antonietta Doria-

Babbo Natale, Santa Claus nei Paesi anglofoni,  l’anziano omone dal sorriso rassicurante, dalla candida barba bianca e dal caratteristico vestito rosso che vola nei cieli con la sua slitta trainata da renne, ha in realtà origini italianissime. Si tratterebbe infatti, di San Nicola vescovo cristiano del IV secolo di Myra, città  dell’Impero bizantino, attuale  Turchia.

Considerato da sempre  il Protettore dei Bambini per aver ritrovato e portato in vita cinque fanciulli rapiti ed uccisi da un oste, è conosciuto nei paesi olandesi come  Sinterklass ed ancora oggi dal Belgio, all’Austria alla Slovenia, viene rappresentato con abiti vescovili.

Le Reliquie di San Nicola furono trafugate da Myra nel 1087 e portate a Bari dove fu eretta una basilica, la Basiica di San Nicola, ancora oggi meta di pellegrinaggio. Parte delle reliquie rimaste a Myra furono traslate nelle chiesa ed abbazia di San Nicolò a Lido di Venezia. L’omero sinistra si trova a Rimini, altre ossa sparse per l’Europa.

Il nome Santa Claus ha origine, dunque,  da Sinterklaas, il nome olandese  del personaggio fantastico derivato da San Nicola chiamato anche  Sint Nicolaas; di qui Santa Claus è anche  Saint Nicholas, St. Nick.

In Germania prima della conversione al cristianesimo si narrava che il dio Odino tenesse una battuta di caccia con le altre divinità nel periodo invernale. La tradizione voleva che i bambini lasciassero i propri stivaliaccanto al caminetto riempiti di carote, paglia o zucchero per sfamare il cavallo volante del dio Sleipnir. Odino, avrebbe contaccambiato con dolcetti e regali. Cavallo al posto delle renne, il concetto non cambia!

Il mondo gira e la tradizione germanica attraverso le colonie olandesi di New Amsterdam, arrivò negli Stati Uniti, prima della conquista britannica del XVII secolo. L’altra tradizione folcloristica delle tribù germaniche racconta di un sant’uomo alle prese con un demone che terrorizzava il popolo aggredendo ed uccidendo i bambini di notte nelle loro case. Costretto dal buon uomo attraverso la magia ad un retto comportamento, l’ex demone portava dolcetti di casa in casa , ripetendo l’azione ogni anno. Il demone preferì ritornare negli inferi!

Indossa un mantello verde fino ai piedi ornato di pelliccia ed è barbuto e corpulento lo spirito del Natale nelle illustrazioni d’epoca del XVII secolo e lo ritroviamo nel Canto di Natale di Charles Dickens sotto il nome di Spirito del Natale presente.

Qualunque sia il suo nome, la sua pronuncia, da sempre tutti i bambini aspettano quest’uomo buono, dalla barba bianca che, viaggiando nei cieli del mondo, giunge a casa di ogni bambino con un dono.

Perchè il Natale è Bontà e Sogno. Non solo per i bambini…

Antonietta Doria

Già docente di Lingue e Letterature Straniere, ama la lettura, la civiltà greca, l'enigmistica e la sua Volcei. Appassionata di antiquariato è una profonda conoscitrice del mondo Shakespeariano, di miti e Leggende. La scrittura è la sua nuova frontiera.

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