A Positano, la mostra di Daniela Morandini dedicata ad Eduardo De Filippo
-di Denata Ndreca
Fotografia, restauro e poetica della finzione, dal 15 ottobre al 2 novembre
“Il teatro è poesia che esce da un libro per farsi umana”, diceva Federico Garcia Lorca, e di poesia e di teatro, la nostra società ne ha ancora tanto bisogno, perché sono lenti di ingrandimento proiettati verso il tessuto sociale. Un tessuto sociale sempre più scucito, sempre più indifferente. Sono bastati pochi mesi per dimenticare l’atmosfera di solidarietà che ci avvolgeva durante il periodo di confinamento, mesi che sicuramente ci hanno fatto guardare da altri punti di vista il mondo che ci circonda, un mondo dove ci vuole coraggio ad essere sensibili; e l’arte serve a questo, a prescindere dalla forma in cui accade. Ci permette di rimanere umani, ricordandoci che per ripartire, ci vuole bellezza.
E poter ripartire da un progetto che racconta il Maestro Edoardo De Filippo, è un grande privilegio.
“Ho voluto questo progetto per ripartire. Ripartire da Eduardo. Ho digitalizzato questi negativi quando la pandemia ha imposto di chiudere i teatri e, a volte, anche le menti. Volevo che le mie foto di scena dell’ultima stagione del Maestro tornassero in pubblico, senza nostalgia. Gli Eredi De Filippo mi hanno autorizzato ad andare avanti”, spiega la giornalista Daniela Morandini, sul suo ultimo lavoro – la mostra fotografica che si inaugura oggi 15 Ottobre a Positano, la quale sarà aperta al pubblico fino il 2 Novembre 2021.
Una mostra sostenuta da Iosiamo Positano, che lavora per la bellezza e la libertà d’espressione e dal Comune della Città Verticale, perché “questo mare è stato, forse, l’unico luogo in cui il drammaturgo è stato spettatore. Lo hanno inteso i suoi attori, le tante voci di Napoli e non solo, che mi hanno mandato il loro abbraccio. E’ per questo che voglio lasciare i pannelli della mostra al Comune di Positano per un percorso didattico: Gli esami non finiscono mai: Affinché, dopo mesi di lezioni a distanza, si torni a ripensare alla nostra cultura per ricostruire l’oggi e il domani”, continua lei.
Le foto di scena sono quelle dell’ultima stagione di Eduardo (1979-80), scattate dalla giornalista stessa e restaurate durante la chiusura obbligatoria dei teatri per la pandemia. Tornano al pubblico Sik Sik l’artefice magico, Gennareniello e Il berretto a sonagli. I pannelli della mostra saranno donati al Comune di Positano per il percorso didattico Gli esami non finiscono mai.
Al lavoro ed alla voce della giornalista Morandini che tra l’altro ha insegnato all’Università Carlo Bo di Urbino, ed ha fotografato i protagonisti del teatro degli anni 70-80, si sono uniti come in un coro, anche le parole di tante personalità del mondo artistico, letterario e non solo, arrivando a questo progetto come un abbraccio al Maestro, come Dott. Giuseppe Guida, Sindaco del Comune di Positano; Tommaso De Filippo, presidente Fondazione De Filippo, nipote di Eduardo; Giuseppe Vespoli, consigliere alla cultura e al turismo; Sergio Solli, attore; Maria Procino, archivista e storica degli archivi dello spettacolo; Peppe Barra, cantante e attore; Alberto Gozzi, drammaturgo; Francesca de Carolis, giornalista; Marzio Honorato, attore; Giovanni Mauriello, Fondatore storico della Nuova Compagnia di Canto Popolare; Lucio Allocca, attore Rocco Pasquariello, produttore musicale, Giancarlo Sepe, regista; Elisa Guida, Università della Tuscia; Marisa Laurito, attrice ed il giornalista e senatore Sandro Ruotolo.