La Poltrona “Wassily” di Marcel Breuer

Il Bauhaus è, senza alcun dubbio, la scuola d’arte e design più importante d’Europa dell’inizio dello scorso secolo. Nato nel 1919 nella città di Wieimar, in Germania, può essere considerato un vero e proprio movimento innovatore, creativo e culturale, di architettura e progettazione di oggetti di uso comune. Ad esso aderirono numerosi esponenti del campo architettonico e artistico dell’epoca tra i quali, oltre al suo fondatore, l’architetto, urbanista e designer Walter Adolph Gropius, anche Oskar Schlemmer, Lyonel Feininger, Wassily Kandinsky, Georg Muche, Adolf Meyer, Marcel Breuer. Vero e proprio motore di ricerca e d’innovazione, la scuola di architettura d’arte e design fondava la sua opera su una stretta collaborazione tra allievi e maestri con un obiettivo condiviso: la realizzazione, nel campo del design, di una metodologia prettamente artigianale coniugata alla produzione industriale.

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Tra i più brillanti esponenti, Marcel Breuer divenne, nel giro di pochi anni, responsabile della sezione design al cui interno si progettavano elementi d’arredo frutto di una collaborazione con la produzione industriale. Tra le sue realizzazioni la più celebre è, forse, la sedia Wassily o sedia Modello B3. Progettata nel 1925, ma ancora oggi moderna e attualissima, essa rappresentava per l’epoca un nuovo approccio di progettualità rivoluzionaria, per l’impiego dei materiali e il metodo di produzione. La sua denominazione non è casuale, ma ispirata al nome di uno dei più grandi artisti legati al Bauhaus, il pittore russo (fondatore della pittura astratta) Wassily Kandisnsky.

Woman with a mask by Oskar Schlemmer. Photo by Erich Consemüller by gusset is licensed under CC BY-NC-SA 2.0

In un’interessante foto del 1927 realizzata da Erich Consemüller, uno dei più importanti fotografi documentaristi delle realizzazioni del Bauhaus, si vede seduta sulla comoda poltrona una donna che indossa una particolare maschera teatrale realizzata da Oskar Schlemmer, pittore e scultore tedesco appartenente alla sezione di cultura e teatro della scuola stessa. La donna seduta è Lis Beyer, inizialmente studentessa e successivamente insegnante all’interno del Laboratorio di Tessitura del Bauhaus: essa appare con un abito da lei stessa composto con speciale tessuto frutto dello studio del suo laboratorio.

Marcel Breuer’s Wassily Chair, circa 1925 by roaming-the-planet is licensed under CC BY-NC-ND 2.0
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La sedia in questione segna una marcata innovazione nel campo del design: essa si compone di un tubo in acciaio cromato e piegato, quale elemento portante, e di schienale, braccioli e seduta composti da fasce di cuoio, pelle di pony o, come variante, cuoio rigenerato. La poltrona si discosta dai modelli ancora presenti ai primi decenni del XX secolo, per la sua particolare leggerezza grazie all’impiego dei tubi in acciaio, pur offrendo al contempo la comodità e l’ergonomicità di una seduta morbida e confortevole. È, dunque, un elemento di raffinato design adatta ad ogni tipo d’ambiente, dall’ufficio al salotto di casa, che coniuga la praticità allo stile e l’eleganza delle sedute, di impatto moderno e fortemente contemporaneo.

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Daniele Magliano

Architetto- giornalista che ama approfondire tematiche di architettura, urbanistica, design, ma anche di storia, evoluzione e curiosità riguardanti oggetti di uso quotidiano. Mi piace, in generale, l'arte della costruzione: riflesso del nostro vivere in quanto unisce passato, presente e futuro prossimo di una comunità.