13 aprile, la giornata mondiale del bacio…
-Se per baciarti dovessi poi andare all’inferno, lo farei. Così potrò poi vantarmi con i diavoli di aver visto il paradiso senza mai entrarci- scriveva William Shakespeare a sottolineare cosa si è disposti a fare per un bacio d’amore.
13 aprile o 6 luglio, sono due le date ufficiali per celebrare il bacio. Tutto ciò nasce dal fatto che il bacio più lungo fu quello tra una coppia thailandese durante una competizione, si baciarono per 46 ore. Poi il record fu battuto dagli stessi che si bacarono per 58 ore, era un 6 luglio.
Il bacio: incontro tra due anime, cantato, narrato, sognato. Ma cos’è un bacio?
Per lo scrittore polacco naturalizzato britannico, Conrad, I baci sono ciò che resta della lingua del Paradiso; mentre – il bacio è il modo più sicuro di tacere dicendo tutto- per Guy de Maupassant.
Ma perché tanto potere in un bacio?
Gli amanti antichi credevano che un bacio avrebbe letteralmente unito le loro anime, perché si pensava che lo spirito venisse trasportato dentro il respiro, scrive la scrittrice americana Eve Glicksman, a sottolineare quanto da sempre il bacio avvicini e stringa due anime.
Dunque tutto questo a patto che la persona sia quella giusta, in grado di creare alchimie, perché si sa, niente più di un bacio rivela la persona che abbiamo innanzi, il suo modo di essere, il suo coinvolgimento emotivo. Come e meglio di una Cartina di Tornasole il bacio rivela sensibilità, intensità, apre mondi, chiudendone altri, squarcia orizzonti.
Lunga vita ai baci autentici.
Pixabay License.
