Sanremo 2021 – la seconda serata del Festival

E siamo alla seconda serata del festival e noi di Salernonews24 continuiamo a seguire la Kermesse per darvi la nostra opinione sulle canzoni di oggi.

Anche questa sera si inizia con Amadeus e Fiorello che si esibiscono nell’ormai consueto siparietto. Più tardi si affiancherà ai due una elegantissima e sorprendente Elodie.

Anche questa sera si iniza con le nuove proposte, quattro come ieri sera e si inizia con

WrongonyouLezioni di volo – voto 6

Canzone con una buona melodia ed un ritornello orecchiabile. Esibizione inizialmente incerta causa emozione.

Greta ZuccoliOgni cosa di te – 5

La voce della Zuccoli è interessante ma la canzone è troppo lamentosa.

Davide ShortyRegina – 7

Finalmente una bella canzone e un bravo interprete. Canzone molto interessante con un efficace mix di melodia, buona esecuzione con accenno di Rap nel’inciso.

DellaiIo sono Luca – 4

Sinceramente di gemelli che fanno le smorfiette e faccine come simpatica coreografia alla canzone, proprio non se ne sentiva la necessita. Canzone mediocre e i due non hanno neanche delle bella voci

Passano la prova Davide Shorty e Erongonyou. Anche con loro appuntamento a venerdi

Ed ora parte la gara dei big.

Orietta BertiQuando ti sei innamorato – 6

Ironica, simpatica e anche divertente, L’Orietta nazionale porta al festival la canzone più sanremese possibile. Naturalmente voce perfetta ma la canzone ha un sapore fin troppo vintage. Comunque ci vuole coraggio a rimettersi in gioco.

BugoE invece si – 5

La canzone ha un bel testo, e anche una bella melodia, ma Bugo non ha una bella voce. Allora la domanda è: perché ostinarsi a cantare? Non sarebbe meglio limitarsi a scrivere?

È il momento di una emozionatissima Laura Pausini, vincitrice di un Golden Globe assegnato, per la prima volta nella storia di questo prestigioso premio, ad una canzone con testo interamente in italiano. Che dire, le sue canzoni potranno anche far storcere il naso a coloro che non hanno in simpatia la canzone italiana leggera e popolare, ma ad avercene di professionisti come lei. Pensate ha raggiunto un miliardo di ascolti in streaming. E che vuoi dire di più?

Riprende la gara con

GaiaCuore amaro – 6

Canzone interessante dal vago sapore caraibico. Lei carina e con una bella voce. Troppe mossette e posture da rapper, anche dove non erano necessarie, durante l’esibizione.

Lo Stato SocialeCombat Pop – 6

Teatrali e scanzonati, il brano è ovviamente nel loro stile, a metà strada tra il demenziale (dopo Elio e le storie Tese il genere è passato di moda) e la canzonetta. Sarà sicuramente un successo radiofonico e un viatico per le ospitate TV del gruppo. Lodo, il frontman, in questa occasione non canta e fa solo un comparsata muta durante l’esibizione.

Dopo l’omaggio al maestro Morricone con l’esibizione del trio il Volo riprende la gara.

La Rappresentante di ListaAmare – 6

La canzone è anche interessante, ma chi ha curato il look e scelto gli abiti andrebbe messo in punizione. Lei ha una bella voce.

Malika AyaneTi piaci così – 6

Personalmente aspettavo questa esibizione con una certa trepidazione… Lei sempre raffinata, elegante, ma la canzone non è delle sue migliori. Certamente più apprezzabile di tante altre, ma abbastanza ordinaria per il repertorio di Malika. Sono lontani i tempi di quel magnifico secondo album che fu Grovigli.

Elodie si esibisce e subito dopo un tuffo nel passato: salgono sul palco di Sanremo, per cantare i loro grandi successi, Gigliola Cinquetti, Fausto Leali (sempre spettacolare la sua voce black anche quando stecca una nota, ormai troppo alta per le sue corde vocali) e Marcella Bella. Certo, tutte voci che hanno fatto la storia del festival, ma che onestamente oggi sembrano solo un espediente per allungare il brodo (e accontentare una fetta di pubblico ultra settantenne) di cui avremmo fatto anche a meno, magari in favore di un spettacolo più breve e veloce.

Ermal MetaUn milione di cose da dirti – 7

Con questa bella canzone Ermal ha fatto centro un’altra volta. Potrebbe posizionarsi sul podio con i migliori di questa edizione.

ExtraLiscioBianca luce nera – 8

Finalmente una proposta bella, originale e anche divertente. Questa formazione eterogenea ed improbabile ha fatto centro con una canzone che funzionerà molto bene

È il turno di Gigi D’alessio, fuori gara, che si esibisce in un mix di rap e melodia tutta in napoletano. Brano orecchiabile e sicuramente efficace per un mercato poco esigente, ma il retrogusto di questa contaminazione fa pensare ad un’operazione costruita per tenersi artisticamente a galla.

Anche questa sera Achille Lauro… ma chi scrive i suoi testi? Comunque questa sera mi sembra meno a fuoco rispetto alla precedente esibizione. Forse lantreccia ‘ troppo lunga e pesante. Con lui funzionano di più piume & paillettes.

Finalmete riprende la gara con l’esibizione di

RandomTorno a te – 4

Inizia subito a stonare. Sei un rapper? E allora rappa! Mi dispiace, ma Il canto non fa per te.

FulminacciSanta Marinella – 7

Questa è un’altra bella sorpresa. Ironia dei testi e melodia nella voce (peraltro anche intonata). Una buona combinazione per vedersi riconosciuto il successo che forse merita. Il tempo ce lo dirà.

Willie PeyoteMai dire Mai (La Locura)– 6

Fa vrap e prende ironicamente in giro i colleghi rapper. Ritornello orecchiabile ma anche in questo caso la voce è mediocre… ma forse per questo tipo di canzone la voce non serve.

Gio EvanArnica – 5

È facile recitare i tuoi versi, se poi vuoi trasformare il tutto in una canzone, fai la tua piccola recita su una base di violini è il gioco è fatto. Anche in questo caso la voce è un accessorio poco importante. E continuano a chiamarle canzoni.

IramaLa genesi del tuo colore – 6

Niente male la canzone, anche l’utilizzo di effetti sulla voce sembrano funzionare. La sufficienza se la merita n

Anche questa seconda serata del festival volge al termine. Abbiamo ascoltato tutte le canzoni in gara (e anche qualcosa in più) ed io ho scritto quello che penso. Ora però mi prendo una pausa da questo spettacolo. Ci rivediamo per la serata finale.

NIcola Olivieri

Nicola Olivieri