Sanremo: Festival senza pubblico, bocciata la proposta di Amadeus

-di Claudia Izzo-

Voleva il pubblico in sala, 500 presenze a cui si sarebbero ovviamente aggiunti gli addetti ai lavori. Voleva la stampa in presenza, circa 100 persone tra giornalisti ed operatori.

La verità è che Amadeus, il dj presentatore arrivato alla direzione artistica del Festival di Sanremo, voleva per questa 71 esima edizione del Festival di Sanremo davvero troppo dimenticando, a questo punto sembrerebbe per delirio di vanità, che c’è una pandemia in corso.

Voler far indossare a tutti i costi il vestito della festa al Festival per tenere alto il morale degli italiani, come desiderava Amadeus, non ha retto per nessuno, nè per il Prefetto di Imperia, nè per la RAI, nè per la popolazione stessa di Sanremo.

La RAI ha infatti presentato un programma di massima sulle modalità di svolgimento della kermesse, sfatando tutti i deliri di Amadeus: sarà un’edizione senza pubblico pagante o su invito, nel pieno rispetto dei DPCM, essendo il teatro equiparato ad uno studio televisivo. Anche l’idea paventata di una nave da crociera come bolla sanitaria, per qualche centinaia di spettatori, è stata bocciata.

Bisognerà definire tutto anche se l’AFI, Associazione fonografi italiani e i Pmi, produttori musicali indipendenti, sono contrari alla data dell’evento, da posticipare, secondo loro, per la sicurezza di tutti, artisti in gara, musicisti, operatori e di tutti coloro che lavorano dietro le quinte.

Claudia Izzo Claudia Izzo

Claudia Izzo

Giornalista dal 2005, Direttore di salernonews24.it, fonda e dirige campanialife.it, cetaranotizie.com. Presidente dell'Associazione Culturale Contaminazioni è ideatrice e promotrice di iniziative culturali sul territorio nazionale. Membro della Commissione Cultura dell'Ordine dei Giornalisti della Regione Campania per il triennio 22/24, è docente di Giornalismo presso istituti scolastici. Ideatrice e conduttrice della rubrica Ex Libris sull'emittente RCS75, già ghost writer per tre campagne elettorali, è ideatrice e curatrice del libro "La Primavera Fuori. 31 scritti al tempo del Coronavirus. (Il Pendolo di Foucault). Si occupa di comunicazione, storia, design e territorio.