I Portici di Bologna candidati a Patrimonio UNESCO: inizia l’avventura con l’ispezione dell’architetto Poisson
Si è conclusa, la scorsa settimana, l’ispezione dell’architetto Oliver Poisson (ispettore delegato da Icomos – International Counsil On Monuments and Sites, l’organizzazione internazionale che ha come principale obbiettivo la valorizzazione e la protezione dei monumenti e siti d’interesse culturale) dei portici della città felsinea. Sono 12 le aree valutate e candidate per il riconoscimento di “Patrimonio dell’Umanità” previsto, si spera, nella primavera del 2021. La candidatura è del marzo dello scorso anno, mentre del febbraio 2020 è la presentazione del dossier e del progetto per la valorizzazione dei portici bolognesi. L’ispezione, iniziata mercoledì 23, ha percorso ambienti e spazi urbani differenti anche dal punto di vista storico.
Nel primo giorno si è percorso il portico del Pavaglione, l’area di piazza Cavour e quella suggestiva di Santo Stefano per concludersi su via Zamboni, non lontano dalle due torri.
Nel secondo giorno, l’architetto Poisson ha attraversato gli assi viari di particolare interesse storico-urbanistico, come via Galliera o Strada Maggiore, sempre in pieno centro cittadino. Nell’ultimo giorno sono stati ispezionati i portici così detti “extraurbani”, ovverossia quello di Santa Caterina, poi San Luca, della Certosa e Barca. Ricordiamo che la situazione dei portici, poco prima della venuta dell’Ispettore Poisson, era particolarmente delicata per via di numerosi graffiti che hanno imbrattato il monumentale porticato di San Luca.
Le scritte, a firma di alcuni anarchici, contro le carceri e la Chiesa, sono state tutte rimosse a tempo di record, grazie all’Associazione di volontari “Succede solo a Bologna”. Non resta che aspettare, col fiato sospeso, l’esito sperato in considerazione del fatto che Icomos, al momento, non divulgherà alcuna valutazione. Come giustamente ha affermato con grande fiducia la Vice-sindaca Valentina Orioli, che ha curato in prima persona il progetto per la candidatura a sito Unesco dei portici, il responso sarà “come una finale di Champions League”. Se l’esito dell’ispezione sarà positivo, Icomos contatterà il Comune di Bologna per ulteriori valutazioni e riflessioni in attesa della definitiva deliberazione da parte da parte dell’organismo consultivo dell’Unesco, atteso per i primi mesi dell’anno prossimo.
