FUGA DAL MUSEO, fino al 24 febbraio al Mann di Napoli
Fino al 24 febbraio sarà possibile vedere la mostra fotografica FUGA DAL MUSEO nei locali del Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
Si tratta di una serie di fotomontaggi realizzati da Dario Assisi e Riccardo Maria Cipolla.
In pratica le sculture della Collezione Farnese, esposte al Mann per l’appunto, vengono in maniera artificiosa e provocatoria, posizionata nel contesto urbano partenopeo acquisendo nuova vita.
I puristi della fotografia storceranno il naso, e l’ho fatto anche io, perché per me la fotografia è un’altra cosa, è qualcosa di molto più immediato e meno costruito ed artefatto.
Ammetto che però. Il pregio di questa insolita operazione, è quello di rendere contemporanee opere del passato e di mostrare quanta arte ci sia nella città di Napoli.
Citando il comunicato stampa che accompagna l’esibizione:
“Tra ieri ed oggi, tra il candore dei marmi, la lucentezza dei bronzi e la vivacità dell’orizzonte metropolitano, potrà capitare di incontrare la scultura dell’Afrodite accovacciata in vico Lungo Gelso, ammirare la potenza dinamica del Toro Farnese in armonico dialogo con un cielo burrascoso, scontrarsi con il Doriforo nella stazione della linea 1 al Museo.
Non mancheranno all’appello i capolavori di Canova, in esposizione all’Archeologico in occasione della retrospettiva sul Maestro di Possagno: la Danzatrice con le mani sui fianchi troverà, in vico san Domenico, un nuovo spazio per una simbolica esibizione, mentre Amore e Pische Stanti si abbracceranno teneramente nel Real Orto Botanico.
Immagine guida della mostra “Fuga dal museo” sarà l’ Afrodite di Capua: solo grazie alla creatività, la famosa scultura della Collezione Farnese si affaccerà per stendere i panni, trovando armonia e leggerezza del gesto nella dimensione quotidiana di un’usuale mattina del terzo millennio.
“Il nostro progetto nasce dalla volontà di dare vita alle statue del MANN, rendendole vere creature che interagiscono con la realtà. Le sculture divengono persone, che si aggirano per le città, desiderose di scoprirne i misteri, le bellezze e le paure”, commentano Dario Assisi e Riccardo Maria Cipolla.”
Un’operazione insolita e curiosa che vale la pena di visitare, anche perché esposta in uno dei più bei musei del nostro paese.
Umberto Mancini
