Musica sotto l’albero
Ci siamo, la corsa all’acquisto del regalo da fare in questo natale 2019 è iniziata già da qualche giorno e proseguirà fino all’ultimo momento. Un classico, soprattutto per gli indecisi che non sanno mai cosa regalare. Ma è facile ragazzi. Regalate musica, regalate dischi!
Dal punto di vista musicale il 2019, che sta per salutarci, è stato un buon anno, essendo stato testimone della pubblicazione, soprattutto nella sua parte finale, di molti dischi di ottima fattura sia di artisti italiani che stranieri. Ecco quelli che vi suggeriamo per fare un regalo che sarà certamente apprezzato da chi lo riceverà.
Iniziamo con due classici di questo periodo che faranno la gioia di piccoli e grandi soprattutto nei momenti clou delle festività. Il primo è il Natale cantato dai Wham! di George Michael il cui disco Last Christmas, compie 35 anni. Per l’occasione sono state messe in campo una serie di operazioni di maquillage sia sul video, ora in HD (divenuto anch’esso un classico di questo periodo) che sul disco, ora reperibile in una ristampa su vinile bianco trasformandolo, per l’occasione, in un bell’oggetto da regalare. L’altro classico natalizio è Merry Christmas di Mariah Carey, un disco di cover di canzoni natalizie che ha venduto oltre 15 milioni di copie e questo dice più di mille parole.
Passiamo ora a cose più attuali e contemporanee. Se non siete dei rockettari incalliti, o meglio se la persona che riceverà il vostro regalo è amante della musica italiana, il primo titolo che vi suggeriamo è il magnifico disco di Mina e Fossati, un album di duetti di grande eleganza e raffinatezza nel quale i versi del cantautore genovese si fondono con la più bella voce italiana. Un disco che ricorderemo per molto tempo. Sempre rimanendo in ambito italico una bella idea regalo è il tributo a Francesco Guccini curato da Mauro Pagani con la partecipazione di numerosi artisti italiani che cantano le canzoni del cantautore modenese. Il disco si intitola Note di Viaggio e contiene anche l’inedito scritto per l’occasione dallo stesso Guccini.
Cambiamo genere e inoltriamoci nel panorama internazionale. Il primo disco che suggeriamo è l’ultimo lavoro di Mick Hucknall, il rosso frontman dei Simply Red, intitolato Blue Eyed Soul. Come suggerisce il titolo è un bel concentrato di soul e funk e contiene dieci brani firmati dallo stesso Hucknall, il quale, durante la fase di scrittura, ha tenuto ben presente molti dei suoi riferimenti artistici quali James Brown, Earth Wind & Fire, Curtis Mayfield, ma anche Barry White e Chic. Molto piacevole.
Anche i Coldplay hanno pubblicato un nuovo disco, Everyday Life, e bisogna riconoscere che è un lavoro decisamente ben riuscito. Un doppio album “adulto”, maturo, addirittura spirituale. Sono decisamente cambiate le atmosfere e i temi trattati. Guerra, razzismo, violenza prendono il posto di argomenti più leggeri e l’album restituisce un lavoro di spessore.
Rimanendo nell’alveo di una certa raffinatezza non si può ignorare Ghosteen di Nick Cave. La critica internazionale ha tessuto molte lodi per questo disco, considerandolo uno dei miglior lavori dell’artista australiano. Anche in questo caso siamo in presenza di un disco doppio dai suoni eterei ed essenziali dove immagini bibliche si alternano a numerosi riferimenti letterari che conferiscono spiritualità e grande suggestione a tutto l’album. Un disco raffinato, un regalo da farse solo se si conosce bene la persona che lo riceverà in dono.
Tirare fuori dall’immensa produzione indie qualcosa che stia sopra la media non è sempre facile, ma crediamo di esserci riusciti nel caso di Purple Mountains, progetto artistico del poeta e musicista David Berman. Purple Mountain è anche il titolo dell’unico album registrato prima che Berman morisse il 7 agosto scorso. Ci sono voluti cinque anni per scriverlo ma alla fine è stato completato ed è venuto fuori un bel disco dal taglio intimistico, cantato con una buona voce (quella di Bernam) ricco di atmosfere un po’ folk dal piglio cantautorale.
Ovviamente il Boss non poteva mancare. Bruce Springsteen ha sorpreso tutti con il suo Western Stars, molti si aspettavano un disco di rock nelle tipiche corde del Boss, invece è un disco di rock che si rifà alla migliore musica realizzata nella Southern California tra gli anni ‘60 e ‘70 del secolo scorso. Lunghe autostrade, deserti, solitudine e speranza sono i temi del disco dove compaiono anche orchestra e violini che non sfigurano affatto. Un lavoro giusto per la sua età (70 anni). Bello.
Altro nome che ha scritto importanti pagine di storia nel libro del rock è Van Morrison, che negli ultimi anni ha ritrovato una vena creativa molto prolifica che lo ha portato a realizzare sei dischi in quattro anni e tutti di buon livello. L’ultimo della serie è questo Three Chords & the Truth, 41° album della sua enorme discografia.
Entriamo in area Soul. Ecco due dischi molto interessanti che faranno la felicità di coloro che li riceveranno in regalo. Il primo è il recente lavoro di Michael Kiwanuka, il terzo album in studio del cantautore londinese di origini ugandesi che porta come titolo il suo stesso cognome. Soul, R&B misto a pschedelia sono il marchio di fabbrica di Kiwanuka e questo disco non smentisce le aspettative. Il secondo suggerimento è l’ottimo debutto discografico dei Black Pumas, che mescola un soul “classico” con venature rock e psichedeliche. Un album raffinato, elegante e moderno.
Ed ora torniamo in Italia per suggerire ben quattro produzioni che hanno in comune il filo conduttore dell’agenzia A-Z Blues. Cominciamo con l’album della migliore jamband in circolazione da noi e di cui si è scritto molto sulle pagine del nostro giornale i Gospel Book Revisited. Hanno inciso finalmente il loro primo album (le precedenti produzione erano EP necessarie per testare il mercato ma che già dicevano molto di questi quattro ragazzi torinesi) intitolato Morning Songs & Midnight Lullabies. Il disco è bellissimo ed è molto consigliato. A seguire potete scegliere l’album di esordio della Chris Horses Band, southern rock potente e di grande qualità che riporta alla memoria il suono dei gruppi di riferimento del settore, senza scimmiottarne le gesta. Musica originale molto ben eseguita. Se invece preferite il rock di matrice americana con venature country e southern, il disco di Ruben Minuto intitolato Think of Paradise è quello che fa per voi. Un album molto godibile. Il quarto ed ultimo disco in lista è “6” dei Mandolin’ Brothers i quali per celebrare i 40 anni di storia della band hanno realizzato un’ottima produzione che mette al centro dell’attenzione la roots music americana. Anche questo è un disco fortemente consigliato se amate il genere. Per procurarveli potete rivolgervi al vostro negoziante di fiducia oppure contattare l’agenzia inviando una mail a questo indirizzo info@a-zblues.com
Non possiamo ignorare alcune ristampe di dischi che sono ormai parte integrante della storia del rock. Sono album particolarmente consigliati se volete fare un regalo che venga apprezzato nel tempo e rivolto a coloro che intendono creare la propria collezione di classici senza tempo. Iniziamo con la ristampa di Let it Bleed dei Rolling Stones ristampato in occasione del 50° anniversario. Anche per i Beatles di Abbey Road è stata realizzata una ristampa in vari formati, così come per The Band con l’omonimo album che compie anche lui 50 anni. Per finire la più interessante di tutte le ristampe, quella del cantautore americano Gene Clark, già membro fondatore dei mitici Byrds, con il suo disco migliore intitolato No Other.
Fate bei regali e buon Natale a tutti
Nicola Olivieri