Maria Gabriella Alfano, tra architettura, viaggi e ambiente
L’architetto dalle mille risorse-di Claudia Izzo-
Forte, coraggiosa, determinata. solare, simpaticissima: è Maria Gabriella Alfano, la signora dell’architettura salernitana. Con la cittadina metelliana nel cuore si è trasferita a Salerno, frequentando Napoli per i suoi studi universitari e specializzandosi a Roma in “Pianificazione Urbanistica”.
Accesa femminista negli anni della contestazione, era in prima linea in un coordinamento di donne negli anni ’70 per la realizzazione di un consultorio femminile a Cava de’ Tirreni. Già Presidente dell’ Ordine degli Architetti di Salerno, ha rivestito e riveste ruoli di grande spessore: dieci anni al Comune di Cava de’ Tirreni dove il suo nome è legato al Piano Regolatore, dieci anni alla Provincia, Presidente della Commissione della Riserva Naturale Foce Sele Tanagro, (39 comuni coinvolti), Direttore Nazionale FederParchi. Il restauro del Conservatorio di Salerno, l’Aversana e la Pista Ciclabile sono i suoi fiori all’occhiello.
Eppure, il progetto che Maria Gabriella porta nel cuore è l’Associazione Culturale L’Iride, fondata dalla mamma Ernesta ben 33 anni fa, che continua ad essere un’importante fucina di idee e progetti. E’ attraverso la sua amata associazione, nata per valorizzare il territorio, favorire il dialogo tra diverse realtà culturali e promuovere la scrittura e la lettura, che Maria Gabriella Alfano organizza il Premio letterario Città di Cava, a cui partecipano ogni anno centinaia di case editrici. Un fermento culturale che si mantiene vivo, come nei salotti bene della Cava di un tempo.
Quest’anno, in questa 36esima edizione, che si chiuderà oggi alla Mediateca Marte con un incontro la mattina ed uno la sera, sono state ben 239 le opere in gara per la narrativa edita, inedita e la poesia; 128 i romanzi editi. Nell’ambito della manifestazione trova spazio anche il Premio Simonetta Lamberti, dedicato alla sfortunata bimba di 11 anni uccisa dalla camorra nel corso di un attentato il cui obiettivo era il padre, il giudice Alfonso Lamberti. Fu proprio dopo un incontro tra Alfonso Lamberti e Maria Gabriella Alfano che si decise di creare il premio Narrativa per ragazzi, un premio che doveva essere aperto ai giovani, per i giovani, per non far morire mai la luce della speranza.
Maria Gabriella, sensibile alle problematiche dell’ambiente è una grande viaggiatrice. Di ritorno dalla Cina, sta per ripartire alla volta del Giappone, continua a girare il mondo grazie al suo spirito da esploratrice che condivide con il marito Piero. Maria Gabriella è madre realizzata e moglie di quel ragazzino, oggi affermato ingegnere, che, a scuola, sedeva nel banco dietro al suo.
Ama i colori e e la musicalità di Cuba, tra i suoi testi preferiti cita “la Storia” di Elsa Morante, e pensa che il coraggio sia la carta vincente che permette a ciascuno di potersi rialzare.