New York 1954/55 di William Klein, il libro che ogni fotografo dovrebbe leggere

New York 1954/55 di William Klein penso  sia uno dei libri fondamentali per la conoscenza e formazione cultura di ogni fotografo, così rivoluzionario nei contenuti e così graficamente innovativo per l’epoca.

Per la prima volta le foto sono impaginate “al vivo” come si suol dire, ovvero la pagina, o le pagine, sono totalmente riempite dagli scatti di William Klein, fino al bordo della pagine. Di fatti gli spazi bianchi sono quasi del tutto assenti, inoltre  le generose dimensioni del volume e di conseguenza le dimensioni delle immagini rendono l’impaginato “totalizzante” offrendo al lettore la sensazione di immergersi  “dentro” la città di New York. Le foto, poi, anche quando sono imperfette, sfocate, sgranate e talvolta bruciate, contribuiscono nel modo migliore a trasportare il lettore nell’atmosfera della grande mela.

Per averlo feci una follia nel 2001, anno in cui la casa editrice PELITI ASSOCIATI ha stampato questa riedizione, e da allora ogni volta che riguardo il volume penso di aver fatto bene a fare quella follia. Infatti pagai questo libro ben 150.000 lire, significa all’incirca 80 euro di oggi, ma allora era un cifra enorme per un libro (è questa la follia a cui mi riferisco). Non mi sono mai pentito di questo investimento e vi invito a cercarlo e se siete tanto fortunati da trovarlo (nelle sue dimensioni originali intendo), anche usato, prendetelo subito ma vi avverto i collezionisti se lo vendono lo fanno ad un prezzo salato.

William Klein è un vero pioniere della street photography ed è stato colui che ha dato il via a questo genere a cui moltissimi si sono ispirati.

Il libro è un viaggio nella frenesia di New York, nella sua energia, nella sua forza, nella sua rinascita e solo la fotografia di William Klein, così avvolgente e coinvolgente, è riuscita a rappresentare tanto efficacemente.

Tutte le immagini sono state realizzate utilizzando un grandangolo “sparato”, foto scattate da vicino, anzi, vicinissimo proprio perché Klein aveva capito che solo così poteva raccontare quello che vedeva.

La prima edizione del libro, che attualmente potete trovare solo in alcuni musei dedicati alla fotografia, ebbe vita tribolata. Nessun editore voleva pubblicare un libro così d’impatto e inedito nei contenuti e nella forma. Nel 1945 non aveva paragoni. Era unico e per questo visto con una certo sospetto e circospezione.  Quella famosa edizione, la prima appunto,  fu pubblicata in Francia  per merito di un coraggioso editore, Éditions du Seuil (1956).

Ad oggi è ritenuto uno dei fondamenti della fotografia e dell’arte contemporanea e se fate un giro sul web, come ho già detto precedentemente,  lo troverete in vendita (forse anche abbastanza facilmente) ma, proprio perché considerato una vera e propria opera d’arte, il valore di mercato può arrivare anche a 800/900 euro se in ottime condizioni.

Grazie ad internet, oggi è abbastanza semplice  informarsi e conoscere questo libro e l’opera di Klein. Oggi, probabilmente, con l’invasione di immagini cui siamo esposti non è immediato capire le ragioni del successo bellissimo libro. Ma, lo so è scontato dirlo ma è così, i tempi sono cambiati, e con essi anche la fotografia, ma posso dire senza timore di smentita che il lavoro di Klein e la sua fotografia hanno segnato un’epoca e probabilmente aperto la strada per il moderno fotogiornalismo.

Umberto Mancini

Umberto Mancini