2000 Km in bicicletta attraverso la rete “Natura 2000”

L’ambiente si fa strada con il progetto life “Sic2Sic”

Non sono in pochi a considerare la bicicletta un potente strumento di osservazione dell’ambiente, favorito proprio dalla lentezza e dalla duttilità del mezzo, che consente di esaminare,  anche solo con lo sguardo, dettagli altrimenti impossibili da inquadrare ed eventualmente approfondire.

Si può, volendo, durante le varie tappe comunicare a chi ne abbia interesse ciò che si è appreso, sensibilizzando cittadini, scuole, imprese e istituzioni all’ecologia e alla conservazione della biodiversità..

E’ con questi principi che è partito un anno fa il progetto Sic2Sic – In bici attraverso la Rete Natura 2000 – i cui risultati sono stati presentati recentemente a Roma dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale ISPRA con il partenariato di Ares 2.0, società di ricerca e comunicazione istituzionale, Fiab Federazione Italiana Amici della Bicicletta ed Enne3, incubatore di imprese dell’Università del Piemonte Orientale.

Le aree che compongono la rete Natura 2000 sono riserve protette, nelle quali non vengono escluse le attività umane con tutto il necessario bagaglio di particolarità locali e specificità sociali e culturali, purché venga assicurata una gestione sostenibile sia dal punto di vista ecologico che economico. Ad oggi sono stati individuati da parte delle Regioni italiane più di duemila Siti di Importanza Comunitaria (123 in Campania), all’interno dei quali sono protette 90 specie di flora e un centinaio di specie faunistiche tra cui mammiferi, rettili, anfibi, pesci e uccelli.

Il progetto prevede percorsi in bicicletta che, nell’arco di due anni, metteranno in connessione 170 Siti italiani della Rete Natura 2000 per complessivi 6.000 km, distribuiti in 20 tragitti settimanali su 7 regioni rappresentative dei diversi habitat naturali del paese. Il workshop ha raccontato il primo anno di esperienza del tour, partito il 29 maggio da Tarvisio e conclusosi il 17 novembre a Cagliari, attraversando il Friuli-Venezia Giulia per 2 settimane (maggio-giugno), il Lazio e l’Umbria per 4 (settembre-ottobre) e la Sardegna per 2 (novembre); è stato anche l’occasione per presentare il programma del tour ciclistico del 2019 che riguarderà Piemonte, Puglia e Sicilia.

In sintesi, 2.000 km percorsi nel primo anno da ciclisti ecologisti, coinvolgendo lungo il viaggio in attività di sensibilizzazione e d’informazione principalmente scuole con migliaia di bambini oltre a referenti e personale scolastico e fatto partecipare al progetto più di 2.000 persone.

Molti cittadini hanno scoperto, nell’occasione, l’esistenza della rete Natura 2000, istituita nel ’92 dalla CEE su tutto il territorio dell’Unione Europea  per garantire il mantenimento a lungo termine degli habitat naturali e delle specie di flora e fauna minacciati o rari.

Non si sono sottratti al confronto un centinaio di rappresentanti istituzionali incontrati per dibattere i temi del progetto, anche nell’ottica di costituire una rete di soggetti interessati allo sviluppo di politiche rivolte alla tutela e allo sviluppo delle aree protette. Sono state contattate più di duemila (numero ricorrente) società private all’interno delle aree geografiche attraversate, per attivare e pianificare un’attività di formazione e comunicazione mirata; infine, l’attività di networking ha organizzato incontri e collaborazioni con altri 16 progetti europei.

Nel corso della giornata sono stati presentati e discussi con i protagonisti dei territori attraversati i dati e le informazioni sui percorsi, diffusi attraverso i canali social e il sito web, sintetizzati in 4 video, disponibili al link https://www.youtube.com/playlist?list=PLgiaZpXFwy3tv08Y4Xmy_9IrPBmUMdREV e sono stati annunciati i prossimi tour del 2019 in Piemonte, Puglia e Sicilia.Alla chiusura dei lavori la ciliegina sulla torta: un’uscita in bicicletta per promuovere e conoscere la biodiversità custodita nel Sito della Rete Natura 2000 presente all’interno di Roma, costituito dalle splendide Villa Borghese e Villa Pamphili.

Redazione Salernonews24

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