Dee Dee Bridgewater canta con la Salerno Jazz Orchestra
Fra qualche giorno Salerno potrà godere della magnifica voce della grande Dee Dee Bridgewater al Teatro Augusteo accompagnata dalla Salerno Jazz Orchestra.
Il grande pubblico conosce Dee Dee per le sue partecipazioni ad alcune edizioni del Festival di Sanremo, ma lei è una gran voce del jazz e in carriera si è fatta apprezzare non solo per le sue collaborazioni con artisti del calibro di Dexter Gordon, Dizzy Gillespie, Max Roach e Sonny Rollins, ma anche per le sue reinterpretazioni di brani di grandi nomi femminili del jazz come Billie Holiday
Per questo concerto ad accompagnare l’artista di Menphis è la Salerno Jazz Orchestra, punta di diamante della attivissima scena jazz salernitana. L’orchestra è nata dieci anni fa per volontà di sette soci fondatori, Stefano Giuliano, Paolo Pelella, Giglielmo Guglielmi, Giampiero Virtuoso, Alessandro La Corte, Alfonso Daidda e Aldo Vigorito, quest’ultimo contrabbassista e vicepreseidente della SJO. Abbiamo rivolto alcune domande ad Aldo (un grazie a Giorgio Coppola, amico e collaboratore del nostro giornale, che è stato il nostro “gancio”) e queste sono state le sue risposte.
Quando è nata l’Orchestra Jazz di Salerno?
Quest’anno festeggiamo il decennale della SJO. L’idea era di riunire in un unicum tutte le forze jazzistiche della città e della provincia, forti del fatto che a Salerno si era creato un ambiente jazzistico di particolare valenza, con numerosi musicisti che erano usciti dai confini regionali e che portavano nel mondo il nome della nostra città. Il progetto piacque all’amministrazione comunale, sensibile a darci il suo sostegno per le nostre iniziative.
Quali attività svolge generalmente l’Orchestra?
L’attività é prevalentemente concertistica, ma quando abbiamo avuto la disponibilità degli artisti abbiamo organizzato anche dei workshop. Sono diversi gli artisti prestigiosi che ci hanno onorato con la loro presenza e la loro musica: Tom Harrell, Randy Brecker, Peter Erskine, New York Voices, Diane Shuure, Antony Strong, Roberta Gambarini, Chiara Civello, Pino Jodice, Maurizio Gianmarco, Serena Brancale.
A Salerno c’è un grande fermento nel mondo del jazz. Da cosa dipende e quali sono stati i maestri?
Difficile spiegare la congiuntura favorevole che ha permesso ad una città di provincia come Salerno di avere una concentrazione cosi alta di musicisti jazz. Qualcuno ha notato che Salerno é anagramma di Orleans, sarà un caso? Tra i maestri che hanno ispirato quelli che, come me, sono stati i primi a fare del jazz la propria attività, e quindi uscire dai confini amatoriali, mi piace citare Achille Guglielmi, validissimo arrangiatore, nonché clarinettista e pianista, Enrico Parrilli, pianista, Angelo Cermola, pianista, Franco Deidda, pianista, i cantanti Jimmy Caravano e Vittorio Frattini, ancora il pianista Bebe’ Carotenuto… nomi sconosciuti ai più, ma che quelli della mia generazione ricordano bene e che ci hanno permesso di venire a contatto con la musica che amiamo.
Come nasce la collaborazione con la Bridgewater?
A volte le collaborazioni nascono in maniera voluta, in altre casuale. Nel caso di Dee Dee, le avevano parlato di noi, ed al nostro invito é stata felice di accettare.
Nicola Olivieri
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