Martedi Ex Libris, su Rcs75 con Maria Pagano
Su RCS75, ogni martedì da tre anni vi è Ex Libris, diramazione radiofonica della rubrica esistente sul quotidiano salernonews24.
E’ questo uno spazio interamente dedicato ai libri, agli autori, agli editori, ai festival letterari.
In regia Luca Santoro.
Oggi negli studi di RCS75, Maria Pagano, insegnante, scrittrice e poetessa.
“Dieci volte sposa” ( Cultura Edizioni) è il prosimetro di 1638 lessemi, ultima pubblicazione che Maria Pagano, scrittrice salernitana, ci regala.
Con uno stile asciutto, freddo e mirato, Maria Pagano ci restituisce una storia di un interno. Un lui, una lei e la violenza di genere.
“In questo universo tagliente ho compreso che soltanto le parole semplici hanno il potere di aprire i varchi scuri dell’umanità” , così l’autrice con parole semplici e taglianti ci narra di una storia come tante, dal matrimonio “questo velo bianchissimo che sul capo porto/senza stancarsi/ splendido/ fieramente ci sosterrà./… al triste epilogo.
Così mano mano quel “cerchio perfetto” portato al dito non ha avverato i sogni di sposa. Lei perde ogni difesa “ora faccio quello che vuoi tu”. Si susseguono rinunce su rinunce, quello sbiadito riflesso di presunta felicità dura troppo poco e la sposa di un tempo diviene niente “”tu devi essere e fare quello che dico io. Tu non conti, non sei intelligente, non servi a niente. Tu mi hai rovinato la vita! Io so come raddrizzarti…
“Dieici volte sposa” è la storia di 10 anni di vita insieme dove lui ha un comportamento perverso fatto di violenza fisica, verbale e psicologica perchè la donna è solo un oggetto da controllare, manovrare, manipolare, lei si annulla nella violenza di lui fino ad essere inghiottita dal silenzio.
Con “Dieci volte sposa” abbiamo uno spaccato nudo e crudo dei nostri giorni che si regge ancora su steriotipi di società lontane nel tempo eppure vicine, dove l’uomo spadroneggia tra le mura domestiche. Tra elementi psicologici, l’illusione di un amore che si rivela soltanto tossico e amara realtà, il testo è testo di denuncia, è un grido di dolore, è una catena che si spezza per divenire monito alle nuove generazioni: l’amore esiste ma le cattive vibrazioni vanno ascoltate perchè “c’è un momento preciso in tutte le storie malnate che ci avverte : non riuscire a respirare… quando accade quello è il momento di andar via”
