Racconti del Contemporaneo, intervista a Chiara De Silva

di Claudia Izzo-

Ancora eventi nella VI settimana della mostra “Lampi Moderni” di Philippe Halsman  a Palazzo Fruscione, nell’ambito della manifestazione Racconti del Contemporaneo curata dall’Associazione Tempi Moderni.

Mercoledi 16 Aprile  alle ore 18.30 è la volta della presentazione del libro “Congiuntivi sbagliati” (Marsilio Romanzi) di Chiara De Silva, uscito lo scorso marzo. Ne parliamo con l’autrice, 25 anni, laureata in Lettere Moderne presso l’Università degli Studi di Salerno, studentessa per la Magistrale di Italianistica presso quella di Bologna.

Jessica, la protagonista del libro è una insegnante di Italiano nella periferia campana, adora i suoi studenti ed ama Joshua, il fidanzato, figlio di un camorrista. Jessica ha una gatta sorda, scrive un diario in cui dialoga con la nonna morta e corregge i congiuntivi sbagliati del suo compagno. La vita si complica con un debito da pagare e i due cercano di risolvere tutto attraverso la musica, diventando cantanti neomelodici accompagnati da personaggi sempre eterni, assassini, prostitute, cantanti falliti, estetiste e parrucchieri.

Come nasce questa novella neomelodica capace di abbracciare, come una ballata, sentimenti, grammatica  e lingua?

L’ho scritto quando frequentavo il primo anno di università, più ti conosci più ti inibisci, rileggendolo nutro rispetto per la 19enne che sono stata. E’ questa la storia d’amore un pò “tamarruccia” della periferia campana, una storia di compromessi.  Assistiamo a convocazioni nei bunker di famiglia, a siparietti, lezioni di letteratura ai ragazzi provenienti da contesti difficili. La storia subisce una torsione, vi è una doppia vita.

Dalle pagine traspare il tuo amore per la Letteratura…

Si, amo quella del ‘900, la letteratura operaia, quella comparata.  Ho avuto la fortuna di crescere in una casa con una grande libreria, poi ho capito che mi piaceva leggerli. Da qui ho attinto ed ho fatto una scelta universitaria che portava proprio in questa direzione. Nel testo la protagonista cerca di avvicinare la Letteratura al mondo complicato di alcuni ragazzi e lo fa con simpatia.

Dopo questo tuo esordio in cui con grande dinamismo  ci conduci tra le case di tufo dei rioni, tra musica e letteratura, proponendoci  arte popolare, elementi trash e dialetto, ci sono progetti nel cassetto?

Vorrei dedicarmi alla tematica della fratellanza, dell’indulgenza, vorrei rapportarmi con l’interfaccia uomo-paesaggio…

Qual è il tuo rapporto con le mostre organizzate da Tempi Moderni?

Sono cresciuta con queste mostre. Sono stata colpita da quella intitolata  “Dino Pedriali (Pier Paolo Pasolini – Nostos : Il ritorno, 1975 – 1999”), realizzata da Tempi Moderni nel 2016 con scatti che immortalavano Pasolini a  Chia e Sabaudia nel 1975, pochi giorni prima della sua scomparsa e nel 1999, negli stessi luoghi, per rappresentare l’assenza del Poeta, queste ultime  inedite e presentate in anteprima nazionale. Immagini storiche, erotiche, disturbanti, affascinanti, perturbanti. Avevo 15 anni e grazie a questa mostra ho scoperto Pasolini  che ho approfondito nel tempo, la cultura crea anche questi incastri.  Poi meravigliosa la mostra “Nouvelle Vague3” e “Antonioni Vitti: Una storia d’amore e di cinema”. Marco Russo e Paola Cioffi con il Prof Amendola creano continuità, un polo di resistenza con cultura internazionale in una città un pò pigra culturalmente, dando respiro alla nostra identità e contestualità culturale.

 

 

 

 

 

 

Claudia Izzo Claudia Izzo

Claudia Izzo

Giornalista dal 2005, Direttore di salernonews24.it, fonda e dirige campanialife.it, cetaranotizie.com. Presidente dell’Associazione Culturale Contaminazioni è ideatrice e organizzatrice del Premio Nazionale Aristeia e di iniziative culturali sul territorio nazionale. Già membro della Commissione Cultura dell’Ordine dei Giornalisti della Regione Campania per il triennio 22/24, è attualmente membro della Commissione Vigilanza. Docente di Giornalismo presso istituti scolastici. Ideatrice e conduttrice della rubrica Ex Libris sull’emittente RCS75. Già ghost writer per tre campagne elettorali, è ideatrice e curatrice del libro “La Primavera Fuori. 31 scritti al tempo del Coronavirus. (Il Pendolo di Foucault). Si occupa di comunicazione, storia, design e territorio.

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