Tre punti d’oro contro il Südtirol.

Buona la prima di Marino.

di Sergio Del Vecchio-

E’ la 33a giornata di serie B, la prima di Pasquale Marino sulla panchina granata, dopo l’avvicendamento con Roberto Breda, inevitabile sia per la spietata legge dei numeri, sia per il non aver saputo lasciare un’impronta forte nel carattere e nel gioco della sua squadra. La Salernitana è a caccia di punti salvezza, Iervolino chiede alla squadra un “miracolo” che parta da questa gara. Il Südtirol non è ancora fuori dalle sabbie mobili.

La squadra dell’ex Castori è schierata in campo con un folto centrocampo: Davi e Molina gli esterni, Casiraghi, Praszelik e Martini i centrali; in difesa ci sono Veseli, Pietrangeli e Giorgini; in attacco le due punte, Odogwu e Merkaj; Adamonis a difendere i pali.

Marino ripropone una formazione in continuità con lo schieramento di Breda: Christensen tra i pali; Lochoshvili, Ferrari e Ruggeri il tridente difensivo; Corazza, Amatucci, Zuccon e Ghiglione a centrocampo; Verde e Soriano dietro la punta Cerri.

Il primo tempo

L’aspettativa granata è quella di vedere un cambio di passo in avanti con una maggiore offensività, la prima azione invece è del Südtirol con Martini rimpallato in angolo. E’ solo una fiammata perché è la Salernitana a prendere in mano il pallino del gioco. La squadra granata è più alta e più determinata a imporre il proprio gioco. All’8’ azione di contropiede Verde apre per Corazza sulla sinistra che difende bene il pallone, scambia con Cerri che appoggia a Verde, il suo tiro esce a lato di poco.

Al 12’ Amatucci ci prova da fuori, Adamonis respinge a mani giunte.

Tre minuti dopo su cross di Verde, Cerri in area aggancia il pallone di fortuna e tenta una difficile girata che finisce a lato. Poco dopo ci prova anche Corazza su appoggio di Cerri, il tiro è forte ma centrale, Adamonis para a terra. E’ un buon momento per i padroni di casa, la Salernitana riesce ad impone il gioco costringendo gli avversari nella loro metà campo anche grazie ad un pressing aggressivo sul portatore di palla. Bene il centrocampo, buona la prova di Zuccon. Il Südtirol è molto coperto, i quinti restano giù, Odogwu e Merkaj partono da dietro.

Col passare dei minuti però il ritmo della Salernitana rallenta e il Südtirol esce. Al 22’ cross di Davi per Molina che non mira alla porta ma cerca di servire Merkaj al centro, Ferrari salva in corner.

Al 25’ Giorgini ci prova di testa ancora su cross di Davi. Un minuto dopo, altra azione di contropiede degli altoatesini: scambio veloce Casiraghi Odogwu, poi i due non si intendono sul passaggio di ritorno e l’azione sfuma.

Si rivede il problema atavico della Salernitana: non finalizzare i minuti di possesso palla (67% nel primo tempo), non trovare continuità nel pressing offensivo e alla fine offrire il fianco al contropiede avversario. Come al 32’, quando una splendida progressione di Lochoshvili non viene finalizzata da Corazza che non riesce a trovare la porta, sul capovolgimento di fronte, ripartenza del Südtirol con Casiraghi, appoggio su Odogwu che cerca il piatto incrociato e per poco non trova l’angolino.

Minuto 34, Verde spreca un rigore in movimento, la bandierina del fuorigioco attenua l’erroraccio.

38’, altra grande occasione granata, Verde e Cerri non riescono a trovare lo spazio per calciare a pochi metri dalla linea di porta, arriva Soriano che calcia a colpo sicuro, ma Davi si immola in tuffo deviando col corpo in angolo il tiro a colpo sicuro.

 

Il secondo tempo

Riprendono le ostilità. Subito occasionissima granata con punizione da sinistra di Verde, sponda di Ferrari tra un nugolo di maglie bianche verso Cerri, che fallisce il rendez vous con Adamonis sparandogli addosso il pallone da un metro.

L’ 1 a 0 di Ghiglione

Al 4’ la Salernitana affonda: splendida azione a sinistra di Tommaso Corazza, dopo aver battuto un fallo laterale, scambia con Lochoshvili, da questi a Soriano che lo lancia verso l’area, affronta Giorgini, lo punta, lo supera, guadagna il fondo e la serve al centro sul vassoio d’argento per il tocco facile di Ghiglione.

Sembra un messaggio per i compagni: per buttarla dentro occorre un po’ più di coraggio, bisogna osare un po’ di più.

Il Südtirol non ci sta e reagisce, al 9’ Davi non trova clamorosamente il pallone mancando un tiro al volo da fuori potenzialmente pericoloso. Primi cambi per Castori

Il 2 a 0 di Ferrari

Al 15’ altra ripartenza granata, con Soriano che guadagna un angolo cercando di mettere al centro un pallone interessante. Dal tiro d’angolo va Corazza, stavolta il blocco offensivo granata che si muove ad entrare verso l’area è efficace. Perfetto il cross così come lo stacco dell’onnipresente capitan Ferrari che trova l’incornata vincente.

Il 2 a 1 di Pietrangeli

Nemmeno il tempo di assaporare quella sensazione dimenticata del doppio vantaggio che il Südtirol accorcia.

Calcio di punizione dal limite di Praszelik, il tiro è tagliato e angolato, Christensen si allunga ma riesce solo a deviare il pallone sul palo, il rimbalzo verso il centro area favorisce Pietrangeli che deve solo appoggiare in rete a porta vuota.

Al 20’ si rivede ancora il duo Corazza-Ferrari. Il primo confeziona il cross da sinistra, il secondo, di testa, con un buon movimento a saltare il suo marcatore, spizza la traversa.

Due minuti dopo Soriano perde il tempo in una buona azione di contropiede servendo tardi Corazza sulla sinistra quando ormai è stato raggiunto e chiuso. Marino lo sostituisce un minuto dopo con Tongya.

Ancora cambi per Castori, entrano Gori e Belardinelli per Merkaj e Martini.

La partita ora si gioca a viso aperto.

In avanti ancora latitante Cerri, soprattutto nella ripresa, troppo lento, troppo impreciso negli assist ai compagni, troppo lontano dalle azioni offensive, più che un terminale offensivo a momenti sembra un centrocampista aggiunto.

Marino lo sostituisce con Raimondo correggendo l’impostazione di Breda che vedeva i due attaccanti schierati insieme e non in alternativa.

Passata la mezz’ora, altra fase di calo di tensione granata, il Sud prende coraggio con una serie di mischie e calci d’angolo che non danno i risultati sperati, i granata faticano a uscire dalla loro area.

Al 40’ esce uno stremato Corazza dando posto a Tello. Entra anche Stojanovic al posto di Verde in preda ai crampi. Questi ultimi cambi e il cambio tattico con Ghiglione che cambia posizione non agevola i granata che sembrano andare in confusione nel reparto avanzato.

Ci prova senza tanta convinzione Zuccon dalla distanza, con Adamonis che blocca a terra.

Proprio al 90’ Mallamo ha un buon pallone sul destro, Christensen è bravo a respingerla in angolo. Dal corner il pallone attraversa tutto lo specchio della porta senza che nessuno riesca ad intervenire.

Sei minuti di recupero, il copione non cambia: la Salernitana difende con le ultime forze il fortino di Christensen, il Sud porta tutti i suoi uomini in avanti ma in modo disordinato.

Alla fine finisce 2 a 1, l’Arechi si conferma terreno difficile da espugnare, la Salernitana con questi tre punti importantissimi spera di raggiungere il gruppetto in zona Playout.

Sergio Del Vecchio Sergio Del Vecchio

Sergio Del Vecchio

Dottore commercialista, giornalista pubblicista, appassionato d’arte, di musica e di fumetto. Ama leggere, disegnare e dipingere. Nel suo percorso professionale si è occupato di formazione e terzo settore. Ha costituito l’Associazione Salerno Attiva – Activa Civitas con cui ha organizzato a Salerno 10 edizioni di VinArte, un format di successo che univa il mondo del wine all’arte nelle sue declinazioni. Nel 2017 è tra i fondatori dell’Associazione culturale Contaminazioni, con cui ha curato diversi eventi e l’edizione del libro “La primavera fuori, 31 scritti al tempo del coronavirus” di cui è anche coautore. Colleziona biciclette e tra i fornelli finge di essere un grande chef.

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