Terribile incendio al sito “Seneca” di Scafati

di Sergio Del Vecchio-

Un terribile incendio è divampato oggi, poco dopo le 10,00, nel sito di stoccaggio Seneca, ex Helios, in via Galileo Ferraris, al confine tra Scafati e Santa Maria la Carità.  Cinque sono i Vigili del Fuoco ad essere rimasti feriti durante le operazioni di spegnimento.

Tonnellate di rifiuti stoccati hanno preso fuoco ed in poco tempo tutta la zona è stata avvolta da una enorme nube tossica. Le cause che hanno determinato il disastro sono al vaglio degli inquirente. Adesso ancora è presente questa nube che ricordiamo si dirama dall’incendio che ha coinvolto anche un’altra azienda che sorge accanto, causando una diffusione di ceneri tossiche.

Si registrerebbero, da una prima stima, danni per svariati milioni di euro ma ciò che preoccupa sono proprio i fumi tossici propagatisi.

L’Arpac, ente strumentale della Regione Campania che si occupa di controllo, monitoraggio, ricerca e informazione ambientale, ha installato centraline mobili per il monitoraggio della qualità dell’aria, analizzando cioè prima le ceneri cadute, poi le concentrazioni orarie di inquinanti atmosferici, gli elementi tossici tra cui polveri sottili, monossido di carbonio.

A ben 16 nuclei familiari che abitano nelle vicinanze è stato consigliato di allontanarsi e i sindaci della zona stanno raccomandando di tenere chiuse finestre e balconi e di non uscire.

 

Immagine a cura di salernonews24

Sergio Del Vecchio Sergio Del Vecchio

Sergio Del Vecchio

Dottore commercialista, giornalista pubblicista, appassionato d’arte, di musica e di fumetto. Ama leggere, disegnare e dipingere. Nel suo percorso professionale si è occupato di formazione e terzo settore. Ha costituito l’Associazione Salerno Attiva – Activa Civitas con cui ha organizzato a Salerno 10 edizioni di VinArte, un format di successo che univa il mondo del wine all’arte nelle sue declinazioni. Nel 2017 è tra i fondatori dell’Associazione culturale Contaminazioni, con cui ha curato diversi eventi e l’edizione del libro “La primavera fuori, 31 scritti al tempo del coronavirus” di cui è anche coautore. Colleziona biciclette e tra i fornelli finge di essere un grande chef.

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