La Ricetta del Venerdì: Minestra di fave e piselli

di Claudia Izzo-
Arrivata la Primavera, le fave sono un legume di questa stagione. Originarie dell’Asia centrale e molto diffuse nelle regioni mediterranee, fanno parte delle verdure a seme, le leguminose.  Le fave si possono consumare crude, dopo averle liberate dalla cuticola esterna che le rende più amarognole e dopo averle “sgranate”, proprio come si fa con i piselli. Questi ultimi sono tra i legumi più consumati nella Dieta Mediterranea e la loro coltivazione ad uso alimentare risalirebbe addirittura al Neolitico.
Le fave ci riportano alla famosa l’avversione di Pitagora e della sua Scuola per questo legume; si sa infatti che evitavano qualsiasi contatto con la pianta delle fave:  lo stesso filosofo e matematico in fuga dai sicari di Cilone, preferì farsi prendere che mettersi in salvo attraversando un campo di fave,  dovendole calpestare. Ma da dove nasce questa idiosincrasia? Le fave per Pitagora avevano una forma che ricordava i feti umani, di qui la sua teoria secondo la quale mangiare fave equivaleva dar vita ad un atto di cannibalismo e  di qui il divieto assoluto di mangiarne, a se stesso ed ai suoi seguaci.
Nella ricetta di questo venerdì, proposta dallo chef Marianna Sessa, questi due elementi, fave e piselli sono alla base di una gustosissima ministra.
Fave fresche 240 gr
Piselli novelli 200gr
Carciofi 2 grandi
Patate 200gr
Cipollotto fresco
Olio evo
Pepe
Basilico
Sale qb
Procedimento
Sgusciare i piselli e le fave.
Dalle fave bisogna togliere la cuticola esterna, che le fa risultare amarognole, lo si fa manualmente, o immergendole velocemente in acqua bollente, procedimento che si può omettere se le fave sono ancora tenere.
Puliamo i carciofi dalle foglie più esterne che in cottura  risulterebbero dure e togliamo la “barba” interna che risulta fastidiosa al palato.
Tagliamo i carciofi a spicchi e li mettiamo in acqua acidificata con il limone,  fino a cottura.
Peliamo le patate a  pezzettoni grossolani.
Prepariamo in una pentola l’olio e ci facciamo rosolare la cipolla . Mettiamo i piselli, dopo qualche minuto le patate e poi i carciofi, aggiungiamo poca acqua  facciamo andare per qualche minuto.
Aggiungiamo le fave senza la loro cuticola e aggiungiamo altra acqua fino a coprire.
La zuppa sarà pronta quando le patate e i carciofi saranno morbidi.
Poi, a seconda del vostro gusto potete fare una zuppa più ristretta oppure più liquida.
Con la zuppa vi consiglio di mangiare un po’ di pecorino che bene si abbina.
Per quanto riguarda il vino, vi consiglio un bianco laziale, unFrascati fresco
Buon appetito!
Claudia Izzo Claudia Izzo

Claudia Izzo

Giornalista dal 2005, Direttore di salernonews24.it, fonda e dirige campanialife.it, cetaranotizie.com. Presidente dell’Associazione Culturale Contaminazioni è ideatrice e organizzatrice del Premio Nazionale Aristeia e di iniziative culturali sul territorio nazionale. Già membro della Commissione Cultura dell’Ordine dei Giornalisti della Regione Campania per il triennio 22/24, è attualmente membro della Commissione Vigilanza. Docente di Giornalismo presso istituti scolastici. Ideatrice e conduttrice della rubrica Ex Libris sull’emittente RCS75. Già ghost writer per tre campagne elettorali, è ideatrice e curatrice del libro “La Primavera Fuori. 31 scritti al tempo del Coronavirus. (Il Pendolo di Foucault). Si occupa di comunicazione, storia, design e territorio.

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