UNISA: Addio a Federico Sanguineti, filologo, italianista e poeta


E’ morto a 69 anni, a Torino, Federico Sanguineti, filologo salernitano, italianista e poeta, grande intellettuale e autore di importanti edizioni critiche della Divina Commedia, opere sul Rinascimento e su Manzoni.
Professore Ordinario di Filologia Italiana presso l’Università di Salerno fino al 2023, la poesia l’aveva respirata in casa come figlio del poeta e critico letterario Edoardo Sanguineti.
E’ nel 2001 che pubblicò un’edizione critica della Commedia dantesca, ritornando al criterio dei loci selecti stabiliti da Michele Barbi. Tra le sue edizioni più importanti si ricordano quella de La rivoluzione francese del 1789 e la rivoluzione italiana del 1859 di Alessandro Manzoni (con presentazione di Alfredo Giuliani, Genova, Costa & Nolan, 1985), l’edizione annotata e con traduzione del De Monarchia (Milano, Garzanti, 1985), l’edizione del saggio mazziniano Dei doveri dell’uomo (con presentazione di Giovanni Spadolini, Genova, Costa & Nolan, 1990), quella delle Poesie di Lorenzo il Magnifico (Milano, BUR Rizzoli, 1992).
A partire dal 2018 pubblicò per l’editore Il Nuovo Melangolo di Genova una ulteriore edizione critica della Commedia di Dante, revisione della precedente. La nuova edizione è caratterizzata dalla scelta del Laurenziano Pluteo XL 12 come manoscritto di riferimento per gli aspetti formali; lo stemma è lo stesso dell’edizione precedente, con l’aggiunta di alcuni manoscritti ad affiancare l’Urbinate 366 nella ricostruzione del subarchetipo β, secondo quanto già anticipato dallo stesso Sanguineti in alcuni lavori successivi all’edizione critica del 2001. Il Paradiso, a cura di Eleonisia Mandola, è uscito in due tomi tra il 2018 e il 2019; l’Inferno l’anno successivo 2020, il volume conclusivo Purgatorio non verrà pubblicato. Per Tempesta Editore è stato curatore della collana “Filologia minima essenziale”, con i saggi Le parolacce di Dante Alighieri e Paradiso con Dante e Beatrice.
“Esprimo il cordoglio mio personale e della Civica Amministrazione per la morte di Federico Sanguineti. Ci lascia un intellettuale di alto profilo culturale e civile” ha detto il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli. “Sanguineti nei molteplici campi della didattica, della ricerca, della creatività ha sempre saputo fondere originalità creativa, rigore scientifico, profonda umanità. Ai familiari ed amici, colleghi ed allievi un abbraccio di solidale condivisione di questo dolore con profonda gratitudine per quanto egli lascia alla nostra comunità”.
tramontando, mi lascia tutto solo.
Ripenso a me bambino, alle castagne
che divoravo senza tovagliolo.
La mia esistenza piena di magagne:
vivere in strada, senza alcun lenzuolo
(questo sussurro a te che non mi guardi),
di certo mi accadrà, o presto o tardi.