A doppio filo: La moda nello specchio di arte, letteratura, filosofia
Il 27 Marzo alle ore 18,00 al Museo Madre di Napoli “Lezioni di storia: diari di un decennio che fugge” a cura di Gennaro Carillo
Non ci si veste solo per coprirsi, quanto meno nella parte opulenta del mondo. L’atto di abbigliarsi è un atto creativo. Vuol dire prendere forma e diventare un segno, un racconto di sé, oltre che personificare, anzi incarnare, un preciso tempo storico. Che non necessariamente è il presente: si pensi alla retrofilia o alla retromania, all’estetica della citazione e del frammento che contraddistingue molta arte e molta moda. La contemporaneità è dunque un “armadio” cui attingere, un repertorio pressoché inesauribile di immagini, di “luoghi comuni” pronti al riuso o immagazzinati in recessi della memoria dai quali prima o poi spunteranno, fantasmi in attesa di prendere corpo. Anche in forma di storie: con il suo potenziale di evocazione che l’accompagna, la moda è un materiale narrativo formidabile.
Introducono
Angela Tecce Presidente Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee
Eva Fabbris Direttrice museo Madre
Intervengono
Fabriano Fabbri Docente Università degli Studi di Bologna
Maria Luisa Frisa Docente Università Iuav di Venezia
Modera
Gennaro Carillo Docente Università degli Studi Suor Orsola Benincasa
In foto: Umberto Boccioni, Stati d’animo: gli addii, grafite su carta, 1911. Photo courtesy New York, Metropolitan Museum of Art.
