Caduta di stile
di Giuseppe Moesch*
Durante le mie lezioni suggerivo alcune letture ai miei studenti e tra queste c’erano sempre due documenti che ritenevo particolarmente rilevanti: il primo era il cosiddetto “Manifesto di Ventotene” e l’altro “Il discorso di De Gasperi” pronunciato alla conferenza di pace di Parigi, alla fine della Seconda Guerra Mondiale.
Spinelli, Colorno e Rossi, al confino nell’isola ponziana, riuscirono a trasmettere al mondo, con l’aiuto delle proprie donne che le cucirono nell’orlo delle loro vesti, quelle riflessioni che i tre avevano elaborato durante la loro prigionia, segnando l’inizio di un faticoso percorso che avrebbe portato alla realizzazione di un sogno unitario proposto già molto prima dal visionario Mazzini.
Le inique condizioni di vita dell’epoca portarono i tre prigionieri a desiderare un mondo più equo e la risposta rivoluzionaria poteva apparire la soluzione; la rilettura di testi senza spirito critico potrebbe oggi far pensare che il liberale Keynes potesse essere un pericoloso socialista.
La riproposizione di brani di quello scritto avulso da quel contesto appare nelle dichiarazioni della Meloni quantomeno come una caduta di stile.
Stiamo vivendo un periodo drammatico dovuto all’ignoranza e alla prevalenza della bagarre nelle istituzioni, con una crescente e sistematica rissa da parte di tutti i comprimari di una politica che non riesce a trovare risposte agli errori commessi negli anni recenti cui segue il crescente disagio dei cittadini, con il conseguente distacco dal voto che appare aumentare negli ultimi sondaggi.
La scelta giapponese di considerare Pinocchio come libro diseducativo, così come l’esclusione di favole come Biancaneve o Cenerentola, o l’abbattimento delle Statue di Colombo, sono analoghi comportamenti revisionistici di chi non è capace di contestualizzare testi e pensieri che sono nati in periodi storici altri rispetto all’oggi.
Credo che sia tempo per tutti di ritrovare la serenità di giudizi, che alla fine fanno affiorare ciò che realmente si nasconde sotto la patina elegante di scelte che spesso tradiscono la reale convinzione di chi le formula.
L’ ottuso irrigidimento dei faziosi esaspera i comportamenti di tutti con la conseguenza di minare alla base i valori che hanno visto i popoli arrancare per il consolidamento di quelle libertà così faticosamente raggiunte.
*già Professore Ordinario presso l’Università degli Studi di Salerno
