Zelensky accetta la tregua USA, Putin attacca Kiev

di Claudia Izzo-

La situazione è poco chiara, o fin troppo chiara?

Procediamo con ordine: dopo le otto ore di incontro USA-Ucraina a Jedda, Zelensky ha accettato la proposta USA di un “cessate il fuoco” immediato di 30 giorni; primo passo per veri negoziati di pace con la Russia.

Così facendo,  accettando la proposta degli USA, l’Ucraina si garantisce gli aiuti militari  degli Stati Uniti, congelati a seguito della rottura tra Trump e Zelensky nell’incontro alla Casa bianca il 28 febbraio scorso.

La palla è passata così, dopo l’incontro di Jedda, alla Russia che sembrerebbe invece non avere alcuna fretta di chiudere l’accordo.

E mentre  il mondo ha gli occhi puntati sulla Russia, quest’ultima lancia un attacco di droni su Kiev, Kharkiv e Sumy con attacco missilistico balistico su Odessa dove è stata colpita una nave di civili che stava caricando grano per l’Algeria.

Mentre si cerca cioè la pace, si continua a fare guerra.

Ma  non dimentichiamo che Zelensky, prima dei negoziati di Gedda, ha sferrato un attacco a sorpresa  con 337 droni sul territorio nemico.

Ed in tutto questo va ricordato, come ha affermato il Ministro degli Esteri russo, Serghei Levrov, che la Russia era stata chiara precedentemente nelle richieste fatte in cambio della pace: cessione alla Russia delle quattro regioni attualmente occupate in parte dalla Russia; rinuncia da parte di Kiev all’adesione all’Alleanza Atlantica.

Uno scenario intricato e complesso quello che abbiamo innanzi: Zelensky, ribadendo che non cederà territori, punta sull’aiuto dell’Europa che si dichiara alleato di Kiev; gli Stati Uniti, secondo una fuoriuscita di informazioni, sta consigliando a Zelensky di ripare in Francia, un modo per iniziare le negoziazioni con nuovi attori, mentre invia in Russia Steve Witkoff per fare pressing su Putin, ” Altrimenti ci saranno sanzioni devastanti” dice Trump.  Mentre   il segretario di Stato americano, Marco Rubio, è arrivato in Canada per un vertice, proprio nel Paese che Trump vuole far diventare il 51° stato USA, due giovani ucraini reclutati dalla Russia con la promessa di soldi facili, divenute spie, si sono fatti saltare in aria  in un attacco alla città  ucraina di Ivano Frankirsk. In finale Putin fa visita nel Kursk dove le forze ucraine stanno dando vita ad una ritirata generale per evitare di essere accerchiati dai russi. Qui nel 1945 Hitler fu sconfitto in una delle più sanguinose battaglie della Storia.

Un capitolo storico, questo, difficile da chiudere tra popoli  fratricidi, equilibri precari e sciacalli di ogni specie.

Ma Putin per quanto tempo potrà temporeggiare?

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Claudia Izzo Claudia Izzo

Claudia Izzo

Giornalista dal 2005, Direttore di salernonews24.it, fonda e dirige campanialife.it, cetaranotizie.com. Presidente dell’Associazione Culturale Contaminazioni è ideatrice e organizzatrice del Premio Nazionale Aristeia e di iniziative culturali sul territorio nazionale. Già membro della Commissione Cultura dell’Ordine dei Giornalisti della Regione Campania per il triennio 22/24, è attualmente membro della Commissione Vigilanza. Docente di Giornalismo presso istituti scolastici. Ideatrice e conduttrice della rubrica Ex Libris sull’emittente RCS75. Già ghost writer per tre campagne elettorali, è ideatrice e curatrice del libro “La Primavera Fuori. 31 scritti al tempo del Coronavirus. (Il Pendolo di Foucault). Si occupa di comunicazione, storia, design e territorio.

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