L’Orchestra Filarmonica Campana alla Reggia di Caserta
Domenica 9 Marzo alle ore 17.00, nella splendida Cappella Palatina della Reggia di Caserta, riprende la stagione concertistica dell’Orchestra Filarmonica Campana con il concerto Sottili Identità
Sarà il maestro tedesco Thomas Guggeis, giovane bacchetta tra le più acclamate a livello internazionale, già direttore dell’Opera di Francoforte e che di recente ha debuttato al Teatro alla Scala di Milano e al Metropolitan di New York, a dirigere il prossimo concerto dell’Orchestra Filarmonica Campana alla Reggia di Caserta, nell’ambito del bando di valorizzazione partecipata del museo.
Il concerto, sostenuto dal Ministero della Cultura, dalla Regione Campania (lg. 6/2007) e patrocinato da Agis, Sistema Med ed Amici della Reggia, prevede un programma con la Sinfonia dell’”Italiana in Algeri” di Gioachino Rossini in apertura, una selezione di lieder dal ciclo “Des Knaben Wunderhorn” di Gustav Mahler, con la partecipazione solistica del mezzosoprano Corinna Scheurle, e in chiusura la “Sinfonia n. 6” di Franz Schubert. Questo concerto oltre a segnare il ritorno del direttore Thomas Guggeis con l’OFC dopo l’ultima apparizione nel 2023, dà inizio al mandato del maestro come direttore principale ospite dell’orchestra.
“È con sincero entusiasmo e con orgoglio vivissimo, ha dichiarato il direttore artistico dell’OFC Giulio Marazia, che l’Orchestra Filarmonica Campana da’ il bentornato a Thomas Guggeis, un musicista che abbiamo imparato a conoscere e amare qualche anno fa con l’esecuzione di un memorabile programma che comprendeva composizioni di Mozart, Haydn e Sibelius e che oggi ritorna con un incarico suggestivo che è anche una sfida per il futuro e un’opportunità per il nostro progetto. Con il suo impegno e la sua creatività garantirà un percorso di crescita e sviluppo che per noi significa non solo avere la possibilità di collaborare con uno dei maggiori talenti in circolazione ma anche intraprendere un cammino imprimendo nuovi stimoli che arricchiscono la nostra vita musicale di idee nuove e diverse”.
“E’ una sensazione molto speciale fare musica qui, -ha affermato Thomas Guggeis,- in un posto dove non c’è normalmente abitudine all’ascolto di musica classica, sostenendo il lavoro fenomenale di divulgazione culturale sul territorio e approfondimento del repertorio che l’Orchestra Filarmonica Campana porta avanti e che ha anche l’obiettivo di offrire alla gente questo dono, questo regalo che ci fa la musica.”
Per quanto riguarda il programma della serata: Rossini, Mahler, Schubert, tre sottili identità artistiche che giocano con l’introspezione, la parola, la narrazione. E’ specie il caso di Mahler e Schubert. Cosa hanno in comune? Senza dubbio si parla di due stranieri in patria austriaca: il primo boemo, il secondo tedesco. Due stranieri che però seppero, quasi come nessun altro, acquisire fortemente la tradizione viennese, sia per quanto riguarda il genere sinfonico classico, che per quanto riguarda il Landler e il Walzer, al punto da saperla riproporre in modo trasfigurato, beffardo o nostalgico come costante delle proprie composizioni. Mahler ha sempre amato il linguaggio musicale di Schubert, probabilmente apprezzandone l’affinità col proprio. In entrambi ritroviamo la desolazione dell’individuo, l’idea del Wanderer (“viandante”), lo sguardo ironico ma allo stesso tempo pavido nei confronti di una natura circostante egemone, talvolta maligna, talvolta benevola.
