Il viaggio nel tempo di “Video Killed the Radio Star”

Prendi un’epoca di rivoluzione del costume e della musica, unisci i colori fluo, i videoclip, il Muro di Berlino, i Dead or Alive e David Bowie, i Depeche Mode e i Cure, gli Spandau Ballet, i Tears for Fears e i Duran Duran, Raffaella Carrà, la Cristallina, le Morositas e le Fruit Joy. Prendi il weekend postmoderno per eccellenza, e shakera come un Angelo Azzurro ed avrai Video Killed the Radio Star, lo show teatrale che unisce musica, danza e parola che torna per una terza data, il 22 febbraio 2025 alle ore 21.00, presso l’Auditorium del Centro Sociale di Salerno.

Sul palco, tornano i Fuzz Bohémiens – Paolo Sessa, Antonio Fiorillo, Alessandro De Marino e Flippettone Fluzzotti – con le loro personalità glamour, colorate e iconiche, simboli viventi delle sonorità che hanno segnato l’epoca.
Tornano le coreografie di Eleonora Santoro e dei ballerini di Oltredanza ASD, con nuove e sorprendenti performance ad accompagnare come in un abbraccio i musicisti sul palco. Torna lo stile nei costumi e nel make up di Antonella Manzo, perché il salto verso gli anni Ottanta brilli di glitter e colori fluo.

Trait-d’union ancora una volta è la narrazione del prof. Alfonso Amendola, di nuovo nella veste di insostituibile Virgilio in veste glam. “Questo spettacolo nasce da un percorso iniziato diversi mesi fa grazie all’amicizia con Paolo Sessa e alla comunione di intenti con i Fuzz Bohémiens e con Ilaria Guarino ed Annachiara Varriale, che grazie alla loro professionalità hanno dato forma ed ordine a contenuti molto diversi tra loro” così l’accademico dell’Università degli Studi di Salerno, esperto di massmediologia, giornalista ed autore RAI.

“Gli anni ’80 rappresentano un periodo di grande trasformazione politica, storica e culturale in tutta Europa. Un decennio che, a discapito della demonizzazione di cui è spesso vittima al giorno d’oggi, è stato caratterizzato da una profonda evoluzione della società di massa, da eventi storici assolutamente irripetibili che si sono incrociati con pietre miliari della cultura, della musica, della letteratura, del cinema e di tutto quello che è dimensione audiovisiva, innescando un effetto domino le cui eco risuona ancora oggi. Questo racconto vuole essere un omaggio a quel periodo di grande transizione, tracciando quasi un ponte con il momento storico corrente. Perché, in fin dei conti, e anche a volte nostro malgrado, siamo tutti figli degli anni Ottanta.”

“L’idea nasce dalla nostra passione viscerale per la musica dal vivo e per lo spettacolo tout court” commenta Ilaria Guarino, general manager di Italian Event Planners “ma è anche una scommessa – in parte già vinta grazie alle precedenti tappe al Teatro dei Barbuti e al Teatro di Porta Catena – nell’unire in un unico evento realtà molto diverse, in uno show estremamente coerente e contemporaneamente leggero e godibile. Unire musica dal vivo, danza e parola narrata con l’obiettivo di creare un’esperienza sempre più immersiva e coinvolgente per il pubblico, arricchendo ogni tappa di sorprese e nuovi contenuti, è la sfida che ci affascina di più”.

“Un palco più grande, molta più danza, tante sorprese. Per noi l’obiettivo principale è veder crescere sempre di più l’evento di tappa in tappa” aggiunge Annachiara Varriale, responsabile insieme alla Guarino del coordinamento generale di Video Killed the Radio Star “e da parte nostra nel produrlo c’è la stessa maniacale cura che dedichiamo agli eventi che creiamo per i nostri clienti internazionali, spesso estremamente esigenti. Siamo abituate ad alzare sempre l’asticella, ed applichiamo il nostro metodo di lavoro allo show teatrale – e i risultati finora ci hanno dato ragione. Quindi: siamo tornati, ci siamo tutti ed abbiamo preparato una nuova veste per voi!”

Redazione Salernonews24

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