La sopravvivenza dell’anima nel libro di Maddalena Di Leo
Gli amici dell’Aldilà. Stelle di Dio la materia non è niente: così si intitola il libro di Maddalena Di Leo, teologa laureata presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale di Napoli. Maddalena di Leo affronta, nel suo lavoro, il tema della sopravvivenza dell’anima in una dimensione altra rispetto a quella terrena dopo il trapasso, argomento da sempre indagato, seppur avvolto dal mistero, da filosofi e filosofe, oltre che da teologi e teologhe, e che ha ispirato l’arte e la letteratura in maniera costante dall’antichità ad oggi con una sensibilità, sì, mutata ma sostenuta da un’immutata necessità.
Il problema della morte, centrale nel pensiero platonico e stoico, così come anche in quello heideggeriano, rilancia la domanda profonda sul senso ultimo della vita che si collega alla riflessione sul come bisogna vivere per essere autenticamente noi stessi e mantenere intatta una cifra personale nel circuito terreno di vita e di morte vissuto dall’anima, interrogativo decisivo che determina l’orientamento pratico e concreto degli esseri umani nei confronti della propria vita.
Con Maddalena Di Leo, ricercatrice presso l’Università Popolare Multidisciplinare Europea AXIS MUNDI, è possibile affrontare questa tematica della ‘vita oltre la vita’ da un’angolazione molto particolare, quella della ‘transcomunicazione strumentale’ che consiste nella possibilità di comunicare tramite una radio e le frequenze con il mondo invisibile. Con la sua attività di ricerca ventennale, in Maddalena Di Leo si è rafforzata la convinzione, di natura religiosa e teologica, della ormai comprovata sopravvivenza dell’anima dei defunti che rimanda alla questione della ‘cura dell’anima’ insita nel messaggio cristiano, ovvero l’attenzione costante e quotidiana verso tutto ciò che concorre alla formazione interiore dell’unicità di ciascun essere umano.
La cura dell’anima è una pratica fondamentale in vista di qualcos’altro e di ultraterreno che assume centralità nel momento in cui si prende consapevolezza della continuità tra la dimensione materiale e quella spirituale, che comporta una valutazione delle esperienze e degli stati d’animo dilatata su una scala molto più ampia rispetto all’esperienza terrena. Maddalena Di Leo racconta nel suo libro, tradotto in inglese e diffuso a livello internazionale grazie a importanti riconoscimenti e feedback da parte di altri ricercatori, di aver raccolto una banca dati considerevole di messaggi di defunti rivolti a loro cari: si tratta di messaggi contenenti riferimenti precisi ed estremamente specifici che vengono indirizzati a coloro che si avvicinano a Maddalena cercando in lei un conforto e la speranza di avere un contatto o qualche informazione che comprovi la presenza dell’anima dei cari trapassati nella propria vita. Dai casi singoli si può risalire a una visione più generale sulle condizioni in cui l’anima si trova dopo aver attraversato quel confine tra la vita corporea e la vita spirituale. Questa pratica di ascolto ha una ricaduta sul piano psicologico molto importante perché sostiene i vivi nella gestione del lutto.
Maddalena Di Leo come si diventa esperti di transcomunicazione strumentale?
Sin da bambina ho percepito doni medianici ma sono una persona molto scettica e poco ‘propensa a cedere a credenze e superstizioni così ho messo alla prova la mia sensibilità studiando e sperimentando in maniera autonoma. Dopo la laurea in Teologia e Filosofia mi sono formata come naturopata e ho studiato anche le tecniche di ipnosi, ma decisivo è stato l’incontro con padre Ulderico Magni che ha elaborato la teoria del ‘corpo di luce’ per descrivere l’immortalità dell’anima e che ha sostenuto la liceità delle pratiche di comunicazione con i trapassati. Da vent’anni mi dedico a questa attività ed è la mia vita.
Puoi raccontare un episodio che ti è capitato e che reputi particolarmente significativo?
Premetto che i defunti cercano di aiutare i loro cari ma perseguono l’obiettivo del bene comune e usano spesso parole come figlio, figlia, sorella, fratello in nome di una fratellanza universale. C’è un flusso d’amore tra cielo e terra che non si interrompe mai. Le comunicazioni con l’aldilà sono sempre emozionanti e intense. I trapassati parlano di Gesù, della Madonna, di S.Pio e San Michele Arcangelo per dare conforto e speranza in una vita d’amore ultraterrena. Mi ricordo di una signora che aveva perso il figlio di ventun anni per choc anafilattico. Il figlio la incitava a uscire con il marito per distrarsi e ad andare a far visita alla sorella lontana. La donna si era completamente isolata e non usciva più perdendo il contatto sia con il marito che con la figlia. Il figlio non voleva vederla soffrire! Nel mio libro riporto molti altri casi davvero commoventi.
Dove è possibile reperire il tuo libro?
Il libro è acquistabile online su siti come mondadoristore.it, macrolibrarsi.it, lafeltrinelli.it, unilibro.it, hoepli.it e youcanprint.it. Consiglio la lettura di Gli amici dell’Aldilà a coloro che sono interessati alla scoperta di cosa ci attende dopo il nostro percorso terreno.