L’Erica, il fiore delle Fate
Petali&Foglie- di Claudia Izzo-
Sempreverde, l’erica è la pianta ideale per la coltivazione in terrazzo, offrendo splendide sfumature. Erica gracilis, Erica carnea, Erica Arborea, Erica Multiflora, Erica Cinerea, l’Erica è una pianta che ama i terreni acidi e ben drenati, fiorisce quando la temperatura è tra i 7/ 15°, da spostare all’ombra d’estate. La pianta odia il calcare quindi va innaffiata con acqua piovana ed è consigliato nebulizzare ogni tanto la chioma.
E’ in inverno che i fiori lilla dell’erica sbocciano nei boschi, di qui la loro magia… Si dice, infatti, che tra i loro rami vivano le Fate e, proprio per evitare di essere rapiti da una di queste ultime, è consigliato non dormire accanto ad una pianta di Erica!
Capaci di aprire persino le porte dell’Ade, all’Erica viene attribuito il potere di allontanare ogni negatività; nell’antichità i luoghi sacri, i templi venivano spazzati solo con ramoscelli di questa pianta..Gli stessi ramoscelli venivano utilizzati anche come legna da ardere per cuocere i pane da usare durante i rituali sacri. Ancora oggi l’Erica è considerata una pianta purificatrice che, bruciata ed essiccata come se fosse incenso, serve a tenere lontani gli spiriti maligni. Raccolte le sue foglie nel mese di agosto e settembre, nella medicina naturale diventano un efficace rimedio per le infezioni della bocca. Conosciuta anche dagli antichi per le sue proprietà antinfiammatorie, l’Erica era utilizzata contro i dolori reumatici.
Per tutto l’800 l’erica di colore bianco ha simboleggiato il sentimento della solitudine dal momento che cresce nei luoghi più impervi ed è nel linguaggio dei fiori una chiara richiesta di affetto e compagnia.
Di colora rosa, l’erica nella tradizione romantica è associata alle persone malinconiche, dal momento che, poeti ed artisti si rifugiavano nella brughiera dove l’erica fiorisce e prospera, per riacquistare la speranza. L’erica diviene così da allora, il simbolo della speranza…