Il racconto della Domenica: Amiche per caso

di Clotilde Baccari-

L’amicizia è un sentimento che nasce da comunanza d’idee, da condivisione di progetti, da comuni scelte culturali, lavorative, esistenziali, da legami di stima e di affetto sedimentati nel tempo.

Può però capitare che tale sentimento possa ricevere il suo seme da una immediata e spontanea empatia. Se l’amicizia tra uomo e donna, a volte risulta più intensa, pur senza alcun coinvolgimento o implicazione sentimentale, non sempre risulta duratura.

L’empatia tra donne e quindi un sentimento amicale è certamente più raro ma sicuramente più intensa e protratta nel tempo. Riflessioni personali sono queste, certamente opinabili, ma sicuramente provate da esperienze vissute.

Stavamo prendendo un caffè su tavolini affiancati al bar del museo in attesa che si aprissero le porte della mostra che aspettavamo da sempre; una parola occasionale tira l’altra e si parlava banalmente come accade tra interlocutori occasionali. 

Era una giovane donna dallo sguardo vivace, dall’espressione gioiosa, dal colloquio interessante e dal parlare forbito. Un volto bello di quella bellezza interessante perché semplice, non studiata, ma dai lineamenti perfetti e dallo sguardo profondo.

Ci trovammo ben presto a parlare del più e del meno come se ci conoscessimo da tempo: parlavamo dell’ultimo film, dei più recenti libri, della bellezza  di un’opera lirica, di dimenticati cantautori. In trenta minuti avevamo scoperto molte passioni comuni: parlavamo dei giorni d’oggi, di metodi educativi, del ruolo dei genitori.

Parlavamo con libertà come se fossimo state amiche da sempre, scoprivamo sentimenti e passioni comuni: apprezzavamo le stesse sfumature cromatiche, gli stessi profumi e amavamo entrambe il mare con la sua intensità, allo stesso modo in cui amavamo la nostra casa popolata di oggetti parlanti, di ricordi riposti nella scatola nel tempo.

Amavamo entrambe la libertà di pensiero, esercitavamo allo stesso modo la cura per le persone amate; eravamo entrambe custodi fedeli di memorie di familiari.

Solo quando si aprì l’ingresso alla mostra ci trovammo a scoprire che per la mia età io sarei potuta essere sua madre; scoprimmo in quel pomeriggio, l’una sconosciuta all’altra, di essere davvero molto simili constatando che l’amicizia non trova una barriera nell’età quando il cuore, l’anima, il pensiero, si dissetano alla stessa fonte; quando è la curiosità, la sete di sapere è nutrire la vita, quando sogni e  ideali vivificano il nostro presente, quando portiamo nel cuore visioni che abbiamo nell’anima.

 

Clotilde Baccari

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