Martedì Ex Libris, su RCS75 Alfonso Amendola con “Z Gen”
Su RCS75, ogni martedì da tre anni vi è Ex Libris, diramazione radiofonica della rubrica esistente sul quotidiano salernonews24, spazio interamente dedicato ai libri, agli autori, agli editori, ai festival letterari. In regia Luca Santoro.
Oggi in radio con noi Alfonso Amendola.
L’autore.
Professore di Sociologia dei processi culturali presso l’ Università degli Studi di Salerno. E’ docente nel Collegio del Dottorato di Politica, Cultura e Sviluppo dell’ Università della Calabria.
Il suo percorso di ricerca si muove lungo un crinale di cinque punti: visual studies, culture d’avanguardia, consumi generazionali, innovazione digitale e mediologia della letteratura, temi su cui ha pubblicato numerosi libri, monografie e saggi scientifici.
Accanto all’attività universitaria è consulente e culturale manager di numerosi festival e rassegne. Scrive sul quotidiano ‘Il Mattino’ e collabora con la RAI.
Il libro.
“Z Gen. Teorie e modelli di un racconto generazionale (Rogas edizioni) analizza la Generazione Z composta da ragazzi e ragazze nate tra il 1997 e 2012, le identità, i gusti, i costumi, i modelli socio culturali, i loro linguaggi tecnologici tra Internet, smartphone, social media. E’ questa la generazione impegnata su temi quali la diversità, con sguardo volto ad una società nuova, inclusiva, multiculturale, ambientalista, attivista.
E’ questa la generazione che nasce e cresce già immersa nelle nuove tecnologie che sovvertono i confini spazio temporali e basa la sua formazione identitaria sull’ identificazione e individuazione. Per la Z Generation i social network sono “il proprio spazio vitale ideale” portando alle estreme conseguenze le teorie di Marshall Mc Luhan per cui i media sono estensioni dell’essere umano.
Amendola analizza il ruolo dei social nel periodo del Covid19, le trasformazioni, le fragilità dei giovani e i tanti nuovi modi di comunicare: dal Meme, mix di ironia, comunicazione e attualità, nato nel 1919 sulle pagine delle riviste satiriche e divenuto nei decenni “strumento culturale comunicativo capace di tradurre bisogni e stati d’animo” ai reels, a TikTok, alle trasformazioni della radio, per arrivare ai podcast, ai videogiochi tra arte e attivismo, al visual journalism, al ruolo assunto dagli influencer fino al sistema Netflix, “che sviluppa una nuova modalità di narrazione immersiva” accentuando il processo di tribalizzazione, segmentando la società in community, passando dalla fiction televisiva per approdare alla post serialità.