Il nuovo Codice della Strada, novità e modifiche

di Michele Bartolo-

La legge 25 novembre 2024, n. 177, pubblicata in G.U. n. 280 del 29 novembre 2024 in materia di sicurezza stradale, ha di fatto attuato la delega al governo per la revisione del codice della strada. Nello specifico il nuovo provvedimento normativo apporta modifiche rilevanti  al Codice (ai Titoli I, III e IV) ed interviene  sulle fattispecie delittuose di lesioni stradali e omicidio stradale nonché sulla fattispecie contravvenzionale di abbandono di animali di cui all’art. 727 c.p.

Ciò detto, anzitutto interessanti risultano le modifiche che riguardano il reato di guida in stato di ebbrezza alcolica: nell’ipotesi di rilievo di un tasso alcolemico superiore a 0,8 g/l, il soggetto sanzionato potrà condurre, per il periodo prescritto per le rispettive violazioni, solo veicoli a bordo dei quali risulti installato il dispositivo alcolock, consistente in un dispositivo elettronico collegato alla centralina di avviamento del motore dell’auto che ne impedirà l’accensione.

A tale prescrizione si aggiungono la revoca della patente e il divieto assoluto di assumere bevande alcoliche prima della guida per un periodo di due o tre anni, in base alla gravità dell’infrazione.

Per quanto attiene la guida sotto l’effetto di droghe, si registra la semplificazione delle procedure per l’accertamento di consumo di droghe e sostanze psicotrope, risultando sufficiente, da ora in avanti, la positività al test per la sospensione immediata della patente. Si aggiunge, poi, la possibilità, per gli organi di polizia stradale, che hanno sottoposto il conducente agli accertamenti qualitativi preliminari di cui all’art. 187, comma 2, con esito positivo, e non dispongono ancora dell’esito degli esami effettuati da laboratori accreditati, di impedire allo stesso conducente di continuare a guidare, come misura di precauzione a tutela della sicurezza della circolazione stradale, attraverso il ritiro della patente e il divieto di disporre del veicolo.

Nello stessa ottica, è stato previsto che il prefetto dispone in ogni caso che il conducente titolare di patente di guida, che ha guidato dopo aver assunto sostanze stupefacenti o psicotrope, si sottoponga alla visita medica di cui all’ art. 119 comma 4, che deve essere effettuata nel termine di sessanta giorni. In via cautelare, peraltro, si dispone la sospensione della patente fino all’esito dell’esame di revisione.

Vi è poi, quale ulteriore novità, la previsione del divieto di guida di veicoli potenti esteso da uno a tre anni per i neopatentati, nonché il divieto dell’uso di veicoli con potenza superiore a 75 kW/t. Attesi erano, ancora, gli interventi in tema di micromobilità.

Con specifico riferimento ai monopattini, il nuovo codice della strada impone il rispetto e la ricorrenza cumulativa di tre prescrizioni: il casco obbligatorio per tutti, l’obbligo di munirsi di contrassegno identificativo e l’obbligo di stipulare un contratto di assicurazione per la RCA. Sono, poi previste sanzioni amministrative piuttosto severe per le condotte di sosta irregolare dei monopattini e di loro guida su strade pericolose.

Nello specifico, il parcheggio dei monopattini sarà consentito esclusivamente nelle zone specificamente individuate dai comuni e la loro circolazione sarà vietata sulle piste ciclabili e nelle aree pedonali. I monopattini, infine, potranno circolare solo su strade urbane (divieto di uscire dai centri abitati) con limite di velocità di 50 km/h. Il perimetro di operatività delle fattispecie di omicidio stradale e lesioni personali colpose stradali risulta esteso attraverso la introduzione nei relativi articoli della condotta, purtroppo piuttosto frequente nelle statistiche, di colui che abbandona animali su strada o nelle relative pertinenze, allorquando dall’abbandono dell’animale consegua un incidente stradale che cagioni, rispettivamente, la morte o una malattia nel corpo o nella mente.

Allo stesso modo, sono stati modificati alcuni artioli del codice penale, in particolare gli artt. 589-bis e 590-bis c.p., che hanno elevato la pena da otto a dodici anni per l’omicidio stradale provocato appunto da uno stato di ebbrezza alcolica o alterazione dovuta all’assunzione di droghe, mentre l’innalzamento della pena, nelle ipotesi di lesioni gravi o gravissime, passa da tre a cinque anni per le prime e da quattro a sette per le seconde. Anche la fattispecie contravvenzionale dell’art. 727 c.p. ha fatto registrare delle modifiche sul piano del trattamento sanzionatorio principale e delle conseguenze accessorie: l’abbandono di animale, ove avvenga infatti su strada o sulle relative pertinenze, determinerà un incremento sanzionatorio della pena principale di 1/3 e l’irrogazione della sanzione accessoria della sospensione della patente da sei mesi a un anno, ove si accerti che il fatto che costituisce reato sia stato commesso mediante l’uso dei veicoli. L’insieme delle disposizioni approvate mira sicuramente ad attuare quel più volte declamato principio di tolleranza zero, a presidio di beni di sicura rilevanza costituzionale.

Tuttavia, volendo effettuare una prima valutazione dell’insieme dell’intervento, la reale incidenza dissuasiva e general-preventiva delle nuove disposizioni deve confrontarsi con il sistema normativo all’interno del quale le modifiche introdotte sono destinate ad  inserirsi. Come ogni riforma parziale, infatti, non vi è une effettivo coordinamento con le norme precedenti né si può prescindere dall’operatività del Codice penale  e dai suoi istituti premiali, la cui parallela incentivazione di fatto potrebbe svilire o ridimensionare la portata innovativa e la effettiva deterrenza delle norme introdotte.

 

 

 

 

Michele Bartolo

Avvocato civilista dall'anno 2000, con patrocinio dinanzi alle giurisdizioni superiori dal 2013, ha svolto anche incarichi di curatore fallimentare, custode giudiziario, difensore di curatele e di società a partecipazione pubblica. Interessato al cinema, al teatro ed alla politica, è appassionato di viaggi e fotografia. Ama guardare il mondo con la lente dell'ironia perché, come diceva Chaplin, la vita è una commedia per quelli che pensano.

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