La Pillola del Lunedì: I pro e i contro dell’intelligenza artificiale

di Luigi D’Aniello-

Al giorno d’oggi si sta facendo un grande polverone sui rischi che potrebbero derivare dall’uso dell’intelligenza artificiale.

La paura che questa possa sfuggire al nostro controllo ci sta in realtà distraendo dal vero obiettivo: trovare tutte le soluzioni per un suo efficiente utilizzo in tutti i settori, perché, come ogni tecnologia, se usata in modo adeguato, ci aiuterà a migliorare la qualità dei servizi, a risolverne i problemi e a risparmiare tempo con l’automazione delle attività ripetitive.

Questa, infatti, nel campo medico può contribuire a migliorare l’assistenza sanitaria aiutando a diagnosticare malattie in modo più rapido e preciso, analizzando dati medici, immagini radiologiche e risultati di laboratorio, identificando segnali che potrebbero sfuggire all’occhio umano, utilizzando i dati dei pazienti possono contribuire a sviluppare piani di trattamento personalizzati, adattando le terapie alle esigenze individuali e ai profili genetici dei pazienti.

Nel mondo imprenditoriale, grazie alla sua capacità di elaborare grandi volumi di dati, l’IA può fornire analisi approfondite che aiutano le aziende a prendere le giuste decisioni facendone ottimizzare la produzione, progettando strategie efficaci. Nel settore dei trasporti può rendere le automobili e gli altri sistemi di trasporto più sicuri, per non parlare poi di come faciliti l’accesso all’informazione, all’istruzione e alla formazione ottimizzandone i tempi.

Naturalmente come in tutte le cose, dunque, nel suo utilizzo, est modus in rebus, perché c’è il rischio che i testi generati dall’IA possano incorporare elementi di plagio, sollevando questioni legali ed etiche sulla proprietà intellettuale.

Nel suo uso urgerà avere un approccio equilibrato cercando di massimizzare i benefici mitigando i suoi inconvenienti perché, il suo uso eccessivo potrebbe portare a una diminuzione delle capacità creative facendo perdere il valore dell’interazione umana e dell’espressione personale.

Se dunque l’IA, infatti,  può elaborare e sintetizzare informazioni da grandi archivi di dati e dare l’accesso a contenuti e riferimenti che altrimenti richiederebbero molto tempo per essere reperiti; genera testi in tempi molto brevi con applicazioni che vanno dalla generazione automatica di questi alla assistenza nella revisione e nell’editing, dando vita a correzioni grammaticali, stilistiche  e dei contenuti, garantendo così testi di alta qualità; bisognerà capire come difendere il valore di scritti redatti a mano, grazie all’utilizzo di competenze personali, creatività, stile proprio, bagaglio culturale che caratterizzano da sempre ciascuno scrittore, autore, giornalista.

Tutto, nel minor tempo possibile, dovrebbe essere ovviamente regolamentato  per non creare uno stuolo di persone che, grazie a questa modalità, propongano una professionalità che non compete loro.

In ogni caso è  dunque fondamentale gestire l’uso dell’IA, per mitigare anche i rischi di perdita di posti di lavoro, come pure un uso non regolamentato dell’intelligenza artificiale negli armamenti potrebbe condurre a una perdita di controllo su armi distruttive.

Comunque, fra i tanti rischi che si potrebbero correre con l’implementazione dell’IA ,ritengo che l’unico vero rischio che sicuramente si corre è che questa diventi sempre più intelligente e noi sempre più stupidì!

Luigi D'Aniello Luigi D'Aniello

Luigi D'Aniello

"Non si è sconfitti quando si perde ma quando ci si arrende"

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