Nel giorno di Santa Lucia: I polipetti alla Luciana, in ricordo dei “luciani”

di Claudia Izzo-
Cosa c’è di più caratteristico, nella cucina campana, dei Polipetti alla Luciana? Li proponiamo oggi nel giorno dedicato a Santa Lucia.
I buongustai lo sanno, sono irresistibili, con il sughetto insaporito con olive, capperi, aglio a cui si aggiunge l’acqua del polipo rilasciata durante la cottura che li rende teneri.
Il nome della ricetta.
Ma come nasce il nome di questa ricetta? Il nome trova la sua origine a Napoli, nel pittoresco borgo di Santa Lucia,fondato dai Cumani nel VII secolo a.C.tra spiaggia, l’isolotto di Megaride e il colle di Pizzofalcone. uno dei più antichi di Napoli, dove esisteva una comunità di pescatori chiamati “luciani”, abili pescatori soprattutto di polipi e cefali che esercitavano la loro attività nelle acque di Castel dell’Ovo e nel golfo, utilizzando barche con lampare.

Salvatore Candido – Napoli, Santa Lucia
Da via Chiatamone, la via che nel tempo ha ospitato importanti testate giornalistiche come Il Mattino, La Repubblica ed Il Roma, i pescatori calavano le loro barche a mare, specializzati nell’antica tecnica dell’anfora. Ideato dagli antichi romani, specialità dei popoli arabi, questo metodo consiste nel porre la sera sui fondali anfore legate le une alle altre con dentro dei sassi bianchi che attirano i molluschi cefalopodi. Questi entravano nelle anfore pensando di essere al sicuro, e l’indomani i pescatori tirando il cavo portavano sulla barca tutte le anfore piene di polpi, cucinati senza eccessive manipolazioni.
Di qui il detto ” o purp’ se coce rint’all’acqua soja” ossia il polpo si deve cuocere nella sua acqua nel senso che una persona che non vuole consigli deve fare esperienze a sue spese.
Oggi lo chef Marianna Sessa ripropone la classica ricetta per impreziosire i nostri pranzi o cene.

Ingredienti per 4 persone. Due polpi da 500 grammi. 400 gr pomodorini.
Uno spicchio si aglio
250 gr di olive di gaeta. Capperi. Prezzemolo.
Preparazione. Utilizziamo una casseruola, anche di coccio va bene. Mettiamo a soffriggere l’ aglio, aggiungiamo le olive, e i capperi che avremo dissalato in precedenza. Aggiungiamo i pomodorini e facciamo soffriggere qualche minuto. A questo punto mettiamo i polpi, che devono cuocere per almeno 30 minuti, coprendo la casseruola con un coperchio, perché il polpo dovrà cacciare tutta la sua acqua.
Controlliamo con una forchetta lo stato del polpo, se cioè è diventato morbido. Una volta pronto, lo togliamo dalla casseruola e lo ripuliamo delle parti che non mangiamo come il becco.
Facciamo ridurre un po’ il suo sughetto. Rimettiamo il polpo ancora per qualche minuto aggiungendo alla fine il prezzemolo.
Impiattiamo in piatti fondi con dei crostini di pane bruschettato.
Consiglio dello chef.
-Accompagnerei questo piatto con un vino rosso, ad esempio un Canonao Sardo, vino robusto e strutturato.-
