10 Dicembre, la Giornata Mondiale dei Diritti Umani. Esistono davvero?
di Claudia Izzo-
Era il 10 Dicembre 1948 quando fu proclamata la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Proprio in questo momento di grandi guerre e di grandi tensioni mondiali, questa data sembra lasciarci basiti: questa dichiarazione stabilisce infatti quali sono i diritti fondamentali dell’essere umano, come il diritto alla vita, alla libertà e all’espressione, diviene cioè una sorta di inviolabile strumento a cui ogni Paese dovrebbe rifarsi, abbandonando qualsiasi tipo di discriminazione, impegnandosi all’interno dei propri confini.
Capite le motivazioni che portano ad essere oppressori ed oppressi, le cause che hanno determinato lo status quo, in una Storia che vichianamente si ripete vorticosamente con l’immutata e millenaria brama di potere e di conquista, dove a farla da padrona sono gli interessi economici che mobilitano superpotenze di ogni tipo, dobbiamo solo chiederci: dove stiamo correndo? Quale tragedia stiamo vivendo e quale assurdità si sta annunciando?
Mentre i Diritti umani restano calpestati ed ignorati, che tipo di mostri stiamo diventando? Ovviamente l’eliminazione delle razze non è una risoluzione plausibile ai tanti problemi di confini e predominio, ma una mostruosa follia di cui la Storia già ci aveva documentato. Assistiamo inermi a genocidi, abituando il nostro sguardo a immagini di massacri, di dolore inaudito, facendo assuefare il nostro cuore a sentimenti di odio. Siamo diventati mostri anestetizzati.
Si ritiene ovviamente che bisogna iniziare dall’educazione, dal proporre partecipazione attiva alla costruzione del mondo futuro, tassello fondamentale perché sappiamo che la discriminazione, i pregiudizi sono difficili da sradicare.
Serve studio approfondito ed informazione corretta per comprendere le cause di qualsiasi guerra, di qualsiasi abuso di potere, di qualsiasi libertà o diritto negato, per non essere infarciti di notizie già strumentalizzate. Noi dobbiamo alimentare un pensiero critico, soprattutto in questi terribili giorni che stiamo vivendo: è l’unica arma che abbiamo per non cadere nella trappola dell’idea qualunquista…
