Mocha Mousse: Il colore Pantone 2025 tra visioni e realtà

Il Pantone 2025, Mocha Mousse, è un marrone audace che non mancherà di far discutere. Questo colore, con il suo tono caldo e avvolgente, è destinato a lasciare il segno nel mondo del design. Ma cosa ne pensano i designer? Tra le opinioni raccolte, emergono due scuole di pensiero.

Pantone ha selezionato Mocha Mousse (Pantone 17-1230) come Colore dell’Anno 2025, una tonalità di marrone calda e avvolgente che richiama il cacao, il cioccolato e il caffè. Questa scelta riflette un desiderio collettivo di comfort e indulgenza quotidiana, enfatizzando la ricerca di piaceri semplici e lussuosi nella vita di tutti i giorni.

La scelta di Mocha Mousse è influenzata anche dalla cultura dei “piccoli piaceri” diffusa sui social media, che celebra la gioia derivante da piccole indulgenze quotidiane come un caffè o un dessert. Questo trend promuove l’autocura attraverso la celebrazione dei piccoli piaceri della vita, riflettendo un desiderio di comfort e comunità. Mocha Mousse è stato scelto per il suo potere evocativo di armonia, comfort e autenticità, rispondendo al bisogno globale di stabilità e connessione in tempi di incertezza

Leatrice Eiseman, direttrice esecutiva del Pantone Color Institute, ha dichiarato che Mocha Mousse esprime “un livello di ponderata indulgenza”, combinando sofisticatezza e lusso con un carattere classico e senza pretese. Questa tonalità amplia la percezione dei marroni, elevandoli da colori umili e radicati a sfumature che abbracciano aspirazioni e lusso.

Alcuni designer amano l’audacia del marrone, sottolineando come richiami alla terra e alla sostenibilità siano in linea con i trend globali. Altri, invece, trovano che il colore sia una sfida per il branding aziendale. “Non è il più versatile dei colori,” ha commentato il designer grafico Luca Morelli, “e rischia di sembrare stantio o fuori luogo in certi contesti.” Anna Marini, art director, osserva: “Mocha Mousse è poetico, ma potrebbe risultare inapplicabile in campagne pubblicitarie che richiedono immediatezza e appeal visivo.

E qui entra in gioco la questione della praticità. Non è un segreto che il marrone, soprattutto in pubblicità, possa richiamare associazioni meno piacevoli. Quindi, il “Mocha Mousse” potrebbe essere percepito come un colore scomodo, che ricorda più un cioccolato gianduia o qualcosa di ancora meno appetibile. In questo contesto, il “Mocha Mousse” potrebbe risultare una scelta infelice.

Pantone, negli ultimi anni, ha spesso scelto colori poetici ma poco pratici. Peach Fuzz (2023) e Mocha Mousse sembrano più adatti alle palette di un designer che ai materiali promozionali di una PMI. In un’epoca in cui il business richiede messaggi immediati e impattanti, queste tonalità possono essere penalizzanti.

Diamo un breve sguardo alla storia del trend dei colori Pantone. Negli ultimi dieci anni, i colori scelti spaziano da tonalità vivaci a colori più sobri. Analizzando queste scelte, è interessante notare come non sempre vi sia una correlazione evidente tra loro. Questo conferma che, sebbene il colore Pantone rifletta sempre un’idea o un’emozione del momento, raramente rispecchia le esigenze pratiche del mondo aziendale. Come osserva Marco Francesco Bianchi esperto di design strategico, “Le scelte Pantone spesso nascono più come provocazioni artistiche che come strumenti utili per il marketing quotidiano.”

Mocha Mousse rappresenta una scelta coraggiosa: solo il tempo dirà se si affermerà come un’icona di stile o se finirà relegato tra le scelte meno memorabili.

approfondimento

Il magico rito del colore Pantone ha compiuto nel 2024 i suoi primi 25 anni di attività.

Ma come avviene questa selezione? E cosa hanno in comune i colori Pantone degli ultimi 25 anni?

Il Processo di Selezione Pantone: Il rito del colore Pantone è un viaggio attraverso le tendenze globali, guidato dal comitato di esperti cromatici dell’Istituto Pantone. Attraverso ricerche approfondite e l’analisi delle influenze culturali e sociali, emerge il colore destinato a definire lo stile dell’anno.

Il colore Pantone dell’anno 2025, Mocha Mousse (Pantone 17-1230), corrisponde al codice esadecimale #A47864. In RGB, questo si traduce in 164 (rosso), 120 (verde) e 100 (blu). Per quanto riguarda la conversione in CMYK, i valori approssimativi sono 0% ciano, 27% magenta, 39% giallo e 36% nero.

La tradizione di eleggere un colore dell’anno risale al 2000, quando Pantone scelse Cerulean Blue per rappresentare l’inizio di un nuovo millennio. Da allora, ogni colore riflette lo spirito del tempo: dal grigio industriale di Ultimate Gray (2021) al vibrante Living Coral (2019). Guardando agli ultimi dieci anni, emerge una tendenza interessante: i colori Pantone si alternano tra tonalità brillanti e naturali. Tuttavia, non sembra esserci una correlazione diretta tra le scelte. Questo ci porta a riflettere: Pantone guida le tendenze o si limita a cavalcarle? In definitiva, Mocha Mousse è una scommessa audace. Se sarà un successo o un flop, lo diranno i prossimi mesi.

Francesco Maria de Feo

Francesco Maria de Feo, noto anche come Frank, è un professionista nel campo del marketing e della comunicazione. Laureato in Economia presso l'Università di Salerno, si è specializzato in Marketing, Comunicazione e Relazioni Pubbliche presso il Centro Studi Cogno & Associati a Roma. Ha maturato esperienza sia nel settore privato dell'ICT (Information and Communication Technology) che nel settore pubblico, applicando il marketing alla ricerca. Frank è attivo nella formazione, condividendo le sue conoscenze nel marketing e nella comunicazione visiva. Ha collaborato con entità di prestigio come Confindustria Nazionale e varie università, tra cui la Luiss Guido Carli, il Politecnico di Milano e l'Università degli Studi di Salerno. La sua rete di collaborazioni si estende anche a organizzazioni come la Federazione Italiana Relazioni Pubbliche (FERPI), l'Associazione Italiana contro lo Stress e l'Invecchiamento Cellulare (AISIC), l'Istituto Dermopatico dell'Immacolata (IDI), oltre a diverse importanti aziende e istituzioni. Nel suo lavoro, Frank si occupa di creare e posizionare brand, incontrare clienti, degustare cibi, bere vino e visitare città, integrando la sua passione per l'enogastronomia con le sue competenze professionali. Utilizza i social media per condividere esperienze e conoscenze, ad esempio su piattaforme come Facebook, Instagram e LinkedIn.