Campo largo e vista corta

di Giuseppe Moesh*

Ancora un nuovo strepitante (si lo so che si dice strepitoso) successo incassato dal campo largo con la soddisfazione del leader Conte.
È ufficiale! Orbene Renzi Ha sciolto la riserva ed ha fatto dire alla Boschi che a Genova alle prossime elezioni regionali i propri elettori hanno libertà di schierarsi come sentono nel loro intimo, cioè di continuare a mantenere la coalizione di centro destra che sostenevano con Toti.

Conte che aveva posto l’aut aut ai suoi sodali largocampisti, tra sé stesso e Italia Viva, ha visto la vittoria della sua parte, riconosciutagli lealmente dagli altri leader, con i quali non condivide nulla se non la speranza che il povero Orlando possa senza voti essere eletto Presidente.

Sembrerebbe il prevedibile ed astuto Renzi, sia apparso profondamente scosso dalle dichiarazioni di Conte che ponendosi come il nuovo grande vecchio, e quindi il movimentista per eccellenza, intanto cerca di cristallizzare le posizioni di rendita modificando spirito e norme della propria organizzazione in contrasto con il fondatore Grillo.
Ancora più esilarante la figura della Schlein, che di fronte a quest’ennesimo capolavoro esulta per le schede raccolte sui vari referendum, ubriaca dell’acqua e del fango che ha invaso le regioni alluvionate.

  • già Professore Ordinario presso l’Università degli Studi di Salerno
Giuseppe Moesch Giuseppe Moesch

Giuseppe Moesch

Napoletano, già professore ordinario di Economia Applicata, prestato alla politica ed alle istituzioni nazionali ed internazionali, per le quali ha svolto incarichi e missioni viaggiando in quasi cinquanta Paesi attraversando l’umanità che li popola. Oggi propone le sue riflessioni scrivendo quando non riesce a capire quelle degli altri.

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