La protezione della privacy, un diritto fondamentale
Ogni violazione deve essere presa seriamente in considerazione.
Luigi D’Aniello-
È un atto grave che una conversazione privata tra un padre ed un figlio venga non solo intercettata ma anche pubblicata.
E mi chiedo a chi ha giovato la pubblicazione della conversazione avvenuta tra i Turetta padre e figlio all’interno del parlatorio di un carcere e quale fosse lo scopo giuridico di tale intercettazione e perché sia stata resa pubblica.
L’unico obiettivo raggiunto è stato solo quello di mettere alla berlina il tentativo di un padre che temendo un atto estremo da parte del figlio ha cercato a modo suo di portargli conforto.
La violazione della privacy, specialmente in una conversazione così intima come quella avutasi tra un padre e un figlio, è una mancanza di rispetto nei confronti di quei momenti vulnerabili.
Ogni parola, ogni gesto, in quel contesto ha un significato particolare e le parole dette dal padre al figlio che ha trucidato la povera Giulia Cecchettin: “ora non ti devi dare colpe perché non potevi controllarti. Non sei un mafioso. Non sei uno che ammazza le persone, hai avuto un momento di debolezza. Non sei un terrorista. Non sei l’unico, ci sono stati altri. Ti devi fare forza e ti devi laureare”.
A mio avviso se non proprio queste parole che ovviamente sembrano legittimare l’omicidio, sono parole di un padre ad un figlio in un momento difficile, perché sono parole che possono avere un impatto profondo, specialmente quando il figlio sta affrontando una profonda e disperata crisi personale, come quella che sicuramente sta attraversando il Turetta.
Non sono altro che il tentativo di un padre di confortare un figlio, nonostante le azioni orribili che questi ha compiute e riflettono l’amore e il desiderio di protezione che ha e avrebbe qualsiasi genitore nei confronti del proprio figlio.
Ecco perché prima di pubblicare questa conversazione sarebbe stato importante riflettere sulla dimensione umana e sulla complessità delle relazioni familiari, specialmente in situazioni di crisi. Ogni parola, ogni gesto, in questi contesti ha un significato particolare e può influenzare profondamente le persone coinvolte. Comunque la sensibilità e l’umanità dovrebbero sempre guidarci su tali temi delicati.
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